Lettere e pagine di diario (1938-1946) - 9788880576341

Lettere e pagine di diario (1938-1946): È l'affermarsi dell'antisemitismo in Italia nel 1938 a spingere il sionista e antifascista fiorentino Gualtiero Cividalli, insieme alla moglie Maria D'Ancona, a prendere nel giro di pochi mesi la decisione di emigrare in Eretz Israel, a Tel Aviv, per dare un futuro migliore ai cinque figli. Gualtiero comprende fin da subito la gravità delle Leggi razziali, come annota nel suo diario e nelle lettere a Maria durante i periodi di separazione. Con l'amore per il dettaglio descrive l'inserimento in quel "nuovo mondo", il focolare ebraico in Palestina, allora sotto mandato britannico. Con acute osservazioni e profonda umanità commenta gli sviluppi militari e politici della seconda guerra mondiale. Posa lo sguardo e il pensiero sul Vicino Oriente e sull'Africa - col terrore che i nazisti si avvicinino alla Palestina - senza mai dimenticarsi dell'Italia, dove vivono i familiari e gli amici. I legami sentimentali e le preoccupazioni per coloro che sono rimasti nella "vecchia patria" sono ancora più forti nel momento dell'occupazione nazista, soprattutto quando incominciano ad arrivare - attraverso la Svizzera - notizie su deportazioni e uccisioni di persone care.
And the rise of anti-Semitism in Italy in 1938 to push the Zionist and anti-fascist fiorentino Gualtiero Cividalli, together with his wife Maria d'Ancona, taking in a few months the decision to immigrate to Eretz Israel, in Tel Aviv, to give a better future to her five children. Gualtiero understands immediately the gravity of the racial laws, as noted in his diary and letters to Mary during periods of separation. With love to detail describes the inclusion in that "new world", the hearth Hebrew to Palestine, then under British mandate. With astute observations and deep humanity comments on military and political developments of the second world war. Gazes and thinking on the Middle East and Africa-terror that the Nazi approach to Palestine-without ever forgetting of Italy, home to family and friends. Sentimental ties and concerns for those who remained in the "old country" are even stronger in the time of Nazi occupation, especially when they start to arrive-through Switzerland-news about deportations and killings of loved ones.