Le parole degli altri. Gli antropologi e le storie della vita - 9788863155419

Le parole degli altri. Gli antropologi e le storie della vita: Le storie di vita sono fonte, documento, metodo e genere che ben rappresentano le proprietà del sapere antropologico. Il loro riconoscimento in termini scientifici e conoscitivi è stato uno degli obiettivi primari dell'autore, l'antropologo Pietro Clemente, che ne ha descritto il valore culturale contribuendo a tenere sempre acceso un interesse esploso alla fine degli anni Settanta e ancora attuale. Nell'arco di trent'anni la sua voce, tra le più autorevoli in materia, si è moltiplicata seguendo percorsi non sempre canonici. Se ne trovano tracce in bollettini, nelle dispense didattiche mai edite, in articoli pubblicati da riviste straniere e mai tradotti in italiano, o nelle numerose pagine scritte per introdurre le vite degli altri, eroi o eroine della storia quotidiana. Di fronte a questa caleidoscopica produzione, talvolta frammentaria e spesso difficilmente reperibile, il libro cerca di mettere ordine. Per colmare una lacuna dell'antropologia italiana offre al lettore un percorso coerente strutturato in tre parti: la prima è dedicata alla tradizione italiana di studi sulla cultura popolare, e contestualizza il dibattito sulle storie di vita in quello più vasto dedicato alla storia orale e alle fonti orali; la seconda è dedicata a una riflessione sullo statuto conoscitivo delle storie di vita nel farsi della ricerca antropologica; la terza infine raccoglie alcune interpretazioni esemplari delle vite degli altri, che l'autore ha introdotto nel corso della sua carriera.
The life stories are source, document, method and kind that represent the properties of anthropological knowledge. Their recognition in scientific and cognitive terms was one of the primary objectives of the author, the anthropologist Peter Clement, who has described the cultural value by helping to keep kindled an interest exploded in the late 1970s and still current. Over thirty years his voice, one of the most authoritative on the subject, has multiplied by following paths not always canons. There are tracks in bulletins, in dispense ever published, pedagogical articles from foreign journals and never translated into Italian, or in the many pages written to introduce the lives of others, heroes or heroines of the everyday story. In the face of this kaleidoscopic production, sometimes fragmented and often difficult to find, the book attempts to bring order. To fill a gap of anthropology italiana offers the reader a coherent course structured in three parts: the first is dedicated to the Italian tradition of studies on popular culture, and contextualizes the debate about life stories into that broader devoted to oral history and oral sources; the second is dedicated to a reflection on the cognitive status of life stories in farsi of anthropological research; the third finally collects some interpretations of other people's lives, which the author has introduced during his career.