Colpevoli e peccatori nella legislazione della Chiesa - 9788832981438

Colpevoli e peccatori nella legislazione della Chiesa: Comunemente si sente parlare di pena canonica, di processi ecclesiastici tristemente noti come quello effettuato contro l'Ordine dei Templari o quelli ancora più efferati compiuti dalla Santa Inquisizione, perseguitando le cosiddette streghe, per futili motivi o per superstizioni estremiste, che hanno visto diversi uomini e donne innocenti condannati al rogo con sommarie sentenze di eresia o blasfemia. Ma occorre soffermarsi su concetti più profondi che definiscono la pena all'interno del diritto della Chiesa, evitando di cadere in facili fraintendimenti, talvolta anche molto fuorvianti. Le pene della Chiesa non sono come quelle degli ordinamenti statuali, dai quali differiscono sostanzialmente. Le pene sono di ordine spirituale e operano nell'ambito della coscienza. Dopo un breve excursus storico, l'autore ben evidenzia questa peculiarità, cercando di far comprendere al lettore il vero spirito della norma penale canonica, rilevando come il diritto della Chiesa sia tutto ispirato a suggerire cautela nel comminare le sanzioni. Solo quando ci si sia resi conto che senza l'applicazione di una pena non è possibile che venga riparato lo scandalo, che sia ristabilita la giustizia o che venga emendato il colpevole (peccatore), occorre infliggere la sanzione. La principale finalità della pena canonica, infatti, rimane la conversione del reo, nella speranza che questo accetti la punizione come espiazione del suo peccato, nella prospettiva della misericordia cristiana.
We commonly hear about canonical punishment, sadly notorious ecclesiastical trials such as the one carried out against the Order of the Templars or the even more heinous ones carried out by the Holy Inquisition, persecuting the so-called witches, for futile reasons or for extremist superstitions, which have seen several innocent men and women condemned to the stake with summary sentences of heresy or blasphemy. But it is necessary to dwell on deeper concepts that define punishment within the law of the Church, avoiding falling into easy misunderstandings, sometimes even very misleading. The punishments of the Church are not like those of the state systems, from which they differ substantially. Punishments are of a spiritual order and operate within the sphere of conscience. After a brief historical excursus, the author highlights this peculiarity well, trying to make the reader understand the true spirit of the canonical penal norm, noting how the law of the Church is entirely inspired to suggest caution in imposing sanctions. Only when it has been realized that without the application of a penalty it is not possible for the scandal to be repaired, for justice to be restored, or for the guilty (sinner) to be amended, should the sanction be imposed. The principal purpose of canonical punishment, in fact, remains the conversion of the offender, in the hope that he will accept punishment as expiation for his sin, in the perspective of Christian mercy.