Maxims I e Maxims II. Poesia gnomica in inglese antico - 9788893870788

Maxims I e Maxims II. Poesia gnomica in inglese antico: Fra i molti componimenti appartenenti al genere sapienziale prodotti nell'Inghilterra anglosassone, "Maxims I e Maxims II" costituiscono una fonte privilegiata da cui il lettore moderno può in parte desumere la mentalità, nonché alcuni usi e costumi di questa società. Le massime exoniensi e cottoniane sono un chiaro esempio della feconda commistione culturale fra la civiltà germanica e la tradizione latino-cristiana prodottasi negli ambienti monastici dell'Inghilterra alto-medievale. La saggezza e la sapienza insite negli apoftegmi dei due poemetti riflettono l'acume e il sapere di una civiltà che, a seguito della conversione alla fede cristiana, si è distinta quale faro di indiscussa erudizione all'interno della temperie storico-culturale dell'Europa tra i secoli VII e XI. L'edizione critica restituisce i poemetti in forma semi-diplomatica, con traduzione a fronte. Il glossario finale permette al lettore di orientarsi nell'interpretazione dei testi in antico inglese, da cui la traduzione delle volte deve allontanarsi per garantirne la comprensibilità, pur conservando il ritmo e l'immediatezza della poesia gnomica.
Among the many compositions belonging to the sapiential genre produced in Anglo-Saxon England, "Maxims I and Maxims II" constitute a privileged source from which the modern reader may in part infer the mentality, as well as some customs and customs of this society. The Exoniensi and Cottonian maxims are a clear example of the fruitful cultural mix between the Germanic civilisation and the Latin-Christian tradition produced in the monastic environments of the high-medieval England. The wisdom and wisdom inherent in the apophtegmas of the two little poems reflect the acumen and the knowledge of a civilization which, following the conversion to the Christian faith, has distinguished itself as a beacon of undisputed erudition within the historical-cultural climate of Europe between the VII and XI centuries. The critical edition returns the poems in semi-diplomatic form, with translation to the front. The Final glossary allows the reader to orient himself in the interpretation of the Old English texts, from which the translation of the vaults must move away to ensure its comprehensibility, while retaining the rhythm and immediacy of the gnomic poem.