Travestimenti - 9788876981012

Travestimenti: Viaggiatore eccentrico, disinvolto costruttore di miti, equilibrista della poesia, uomo di mondo e instancabile flàneur, al termine di un complesso itinerario artistico che lo porterà a incrociare alcuni dei frangenti più tortuosi dell'intero Novecento, Jean Cocteau confesserà di aver "scritto sempre e soltanto col proprio sangue, come fanno i prigionieri". La sua vasta produzione fatta di romanzi, poesie, film, disegni, libretti teatrali e d'opera, si proponeva di rappresentare l'equivalente di "un grido messo nero su bianco, non certo per il bisogno di farsi ammirare, ma per quello di essere amato". Per strada, nei camerini di un circo, ai margini del ring, a partire dagli anni Trenta Cocteau incontrerà alcuni fra i protagonisti di una rivoluzione culturale che, ora più di allora, sfugge alle cronache ufficiali, si dirama dal basso, non costruisce muri, ma apre spazi e infine produce poesia, anche se non in forma di parole. Sarà proprio Cocteau, col suo "inchiostro di sangue", a trovare le parole adatte in testi che ancor oggi rappresentano la controstoria di un teatro vissuto, pensato e giocato sempre fuori dalle scene e dalle convenzioni.
Eccentric traveler, debonair constructor of myths, equilibrist poetry, worldly man and tireless fl??neur, at the end of a complex artistic itinerary that will take him to cross some of the most tortuous moments of the entire twentieth century, Jean Cocteau later confessed that he had "always written with his own blood, as do the prisoners". His vast production made of novels, poems, films, drawings, theatre and opera librettos, purported to represent the equivalent of "a cry put down on paper, certainly not for the need to be admired, but for that to be loved". Down the street, in the dressing rooms of a circus, at the edge of the ring, since the 1930s Cocteau will meet some of the protagonists of a cultural revolution that, now more than then, escapes the official Chronicles, branches off from the bottom, not build walls, but open spaces and ultimately produces poetry, though not in the form of words. Cocteau will, with his "blood ink", to find the right words in texts which still represent the alternative history of a theatre lived, thought and played out from the stage and from the conventions.