Poesie: Parassiti della terra-Energia degli schiavi. Testo inglese a fronte. Vol. 2 - 9788833890678

Poesie: Parassiti della terra-Energia degli schiavi. Testo inglese a fronte. Vol. 2: L'energia degli schiavi include componimenti tratti da due diversi volumi di poesie, "The Energy of Slaves" e "Flowers for Rider", e offre un documento prezioso dell'autore al massimo della sua potenza espressiva: autoironico, graffiante, struggente, amaro e divertentissimo, Cohen presenta in questo libro l'ennesimo lato della sua poliedrica personalità. Parassiti del paradiso è una delle tappe fondamentali della produzione artistica di Leonard Cohen. Qui, infatti, vedono la luce i testi di canzoni che avrebbero segnato la consacrazione del cantautore canadese, capolavori come «Suzanne», «Teachers», «Fingerprints», «Master Song», «Avalanche». I temi di queste poesie sono quelli ben noti ai fan di Cohen: l'amore romantico e la passione sensuale, l'ironia che trasforma la solitudine in un punto di vista privilegiato sul mondo, gli echi di una religiosità tormentata. A rinnovarli costantemente c'è una lingua ricercata e ricca di suggestione, che trae la sua linfa da fonti tanto distanti quanto possono esserlo la Bibbia e la canzone folk rock egli anni Sessanta. Prefazioni di Giancarlo De Cataldo e Suzanne Vega.
The energy of slaves includes compositions from two different volumes of poems, "The Energy of Slaves" and "Flowers for Rider", and offers a valuable document of the author at the maximum of his expressive power: self-deprecating, scratchy, poignant, bitter and Cohen presents in this book the umpteenth side of his multifaceted personality. Parasites of Paradise is one of the milestones of Leonard Cohen's artistic production. Here, in fact, the lyrics of songs that would have marked the consecration of the Canadian singer-songwriter, masterpieces such as "Suzanne", "Teachers", "Fingerprints", "Master Song", "Avalanche", are born. The themes of these poems are those well known to Cohen's fans: romantic love and sensual passion, the irony that transforms loneliness into a privileged point of view on the world, the echoes of a tormented religiosity. To constantly renew them there is a refined language full of suggestion, which draws its sap from sources as far away as the Bible and the folk rock song he sixties. Prefaces by Giancarlo De Cataldo and Suzanne Vega.