Il giocatore di scacchi. Una metafora per le relazioni interpersonali - 9788865314326

Il giocatore di scacchi. Una metafora per le relazioni interpersonali: In stanza di terapia "si gioca" su più piani con i pazienti, si va dall'utilizzo del gioco (dei giochi) in seduta alla scoperta del gioco familiare (al tipo di gioco che giocano i membri della famiglia), delle trame familiari e della danza della coppia. Questo è l'esercizio che ho cercato di portare avanti in questo libro attraverso la terapia di un mio paziente: un buon giocatore di scacchi, professionale ed esperto. È il racconto di una terapia individuale condotta con un approccio relazionale ed interpersonale, tesa alla ricerca di una teoria che connettesse la messa in atto dei modi di fare problematici di Fabio al desiderio di prossimità psichica con le sue figure di attaccamento. Il paziente è riuscito a bloccare i suoi modi di fare disfunzionali solo quando ha potuto rinunciare alle antiche lealtà con "la famiglia che si portava nella testa" e per raggiungere questo risultato c'è stato di grande aiuto il gioco degli scacchi, attraverso i continui riferimenti alle sue "partite relazionali". Da questa terapia e "rileggendo" le regole degli Scacchi ho tratto poi altre considerazioni, utili nel lavoro con le coppie e le famiglie e di cui parlo nell'ultimo capitolo.
In therapy room "to play" split level with patients, ranging from the use of the game (games) in session to discover the familiar game (the type of game they play family members), of the family plots and dance of the couple. This is the exercise that I tried to carry on in this book through my patient therapy: a good chess player, professional and experienced. Is the account of an individual therapy conducted with a relational and interpersonal approach, aimed at searching for a theory that would connect the implementation of ways of making problematic Fabio to desire closeness with his psychic attachment figures. The patient was able to block his dysfunctional ways only when he could give up the old loyalty with "the family that you wore in the head" and to achieve this there has been a great help the chess game, through the constant references to his "relational" matches. From this therapy and "revisiting" the rules of chess I drew then other considerations, which are useful in working with couples and families and I'm talking about in the last chapter.