Lettere a Missy - 9788877685612

Lettere a Missy: Nella tumultuosa vita sentimentale di Colette, accanto ai tre mariti (Henry Gauthier-Villars alias Willy, Henry de Jouvenel e Maurice Goudeket), la marchesa de Morny (detta Missy) occupa un posto particolare. Di nobili natali, dopo un matrimonio combinato con un aristocratico durato pochi anni, Missy si ritrova in possesso di un'immensa fortuna e, in spregio di tutte le convenzioni, decide di affermare la propria mascolinità: porta i capelli corti, veste in completo da uomo, calza stivali troppo grandi imbottendoli di fogli di giornale, fuma il sigaro e si fa chiamare Max o zio Max. La corrispondenza inizia nel 1907, quando Colette si separa da Willy. In questi anni, che vanno annoverati tra i più difficili della scrittrice, Missy porta dolcezza e conforto e al contempo un sostegno materiale. Ma da bambina incorreggibile, viziata, collerica qual è, Colette mal si adatta all'inguaribile malinconia dell'amica. Se le lettere che le scrive parlano di amore e di passione, lasciano anche presagire che, mossa da un impulso naturale, non ci metterà molto a lasciare questa figura materna, come aveva fatto con la vera madre, Sido. Quando, nel dicembre del 1931 sul "Gringoire" inizia la pubblicazione di "Ces plaisirs...", nel cuore del racconto si profila una maestosa ed enigmatica figura chiamata la Cavallerizza.
In the tumultuous love life of Colette, next to three husbands (Henry Gauthier-Villars aka Willy, Henry de Jouvenel and Maurice Goudeket), the Marquise de Morny (Missy) occupies a special place. Of noble birth, after an arranged marriage with an aristocrat lasted a few years, Missy finds himself in possession of a vast fortune and, in defiance of all conventions, decided to assert their masculinity: short hair, dress boots, men's shoes too big stuffing them full of newspaper, smokes cigar and calls herself Max or uncle Max. The correspondence began in 1907, when Colette separates itself from Willy. In recent years, ranging widely regarded as among the most difficult of the writer, brings sweetness and comfort while a Missy backing material. But as a child, spoiled, incorrigible hot tempered what does Colette ill-suited to the incurable melancholy. If the letters he writes about love and passion, they also leave portends that, driven by a natural impulse, we won't take him long to leave this motherly figure, as he had done with his real mother, Sido. When, in December 1931 on "Gringoire" start posting "Ces plaisirs ...", in the heart of the story there is a majestic and enigmatic figure called the rider.