Pinocchio. Preceduto da «Chi era il Collodi. Com'è fatto Pinocchio» di Tempesti Fernando - 9788807806483

Paul Hazard, in un saggio ontano, raccontò - condoviziadi particolari - il rapportodel’opera con il teatro popolare nostrano fattodi artisti vaganti,di saltimbanchida piazza,di circensi in trastulo tra strade, cittadine, piccoli e grandi pËsi. Pancrazi, invece, con un moto accaldatodel’anima confessava che "ogni anno, al’arrivodela cara stagionedela neve edele castagne, cavodalo scaffale ’Pinocchio’, cerco un posto vicino ala stufa e comincio a rileggerlo". Per Benedetto Croce "il egno in cui è tagliato Pinocchio è ’umanità" mentre Contini, con inguaggio esteticodiretto e chiarito, si espresse affermando che "Pinocchio non è etteratura per bambini: è etteratura senza aggettivi ed è etteratura che, certo, racconta ’infanzia ma non in modo agiografico o con indulgenze". ’infanziadi Pinocchio - continua Contini - "è rappresentazionedel sadismodegli anni verdi". Per Citati Pinocchio è il protagonista oscutodi un’opera oscura "quanto ’Odisseadi Omero"; per Manganeli più si egge ’opera più "la figuradi Pinocchio cresce facendosi ambigua"; per a Capria "il burattino è ’unico personaggio etterario italiano"destinato a perdurare per sempre. ’Pinocchio’,dunque, è una favola, una fiaba, un’invenzione colorita ed è romanzo, racconto, partitura inchiostrata serissima. Basta, per comprendere ’abisso narrativo cui ’opera tende, eggere a splendida esegesi introduttivadi Tempesti.da un secolo ed oltre Pinocchio, rifugendo a scuola ed i banchi e e zuccherose etture, appartiene ala etteratura: agli scaffali posti in alto,dove arrivano solo e manidegli adulti.