Il senso dell'altro. Muri, dialoghi, paure, ponti - 9788834335598

Il senso dell'altro. Muri, dialoghi, paure, ponti: Il senso dell'altro ha una duplice accezione: il significato che diamo all'altro e alla sua presenza, ma anche il sentire dell'altro, il modo in cui questi percepisce e ci percepisce. Ogni persona si presenta sempre come un territorio non pienamente disponibile al nostro sguardo: occorre che si riveli per conoscerla. Inoltre, qualunque relazione richiede di mantenere l'alterità, di non assorbire l'altro, di non appropriarsene, di attestare e rispettare la sua peculiarità. L'altro è però anche un'incognita e nella storia, mondiale e personale, ponti e muri si alternano per incontrarsi e per difendersi, per far accedere e per arginare. In un periodo complesso come quello presente, è particolarmente necessario trovare spazi condivisi per interrogare la contemporaneità in alcuni dei suoi dinamismi e orizzonti di senso. Questo volume nasce da un lavoro iniziato in una giornata di studi della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Cattolica nella sede di Piacenza, il cui titolo offre la cornice dell'itinerario di riflessione che qui proponiamo al lettore. A partire da alcune parole chiave - muri, dialoghi, paure, ponti - diverse prospettive disciplinari si confrontano su temi che toccano l'alterità nella sua identità corporea, culturale, storica, biografica. Le diverse analisi che compongono il volume non ignorano, ma anzi assumono, un paradosso di partenza: il fatto che ciascuno è, per l'altro, altro, e che quindi parlare dell'alterità significa parlare di sé. Un paradosso che è messo a tema in modo esplicito nella riflessione filosofica sull'umano, che attraversa l
The meaning of the other has a double meaning: the meaning we give to each other and to his presence, but also the feel of the other, the way these senses and perceives us. Every person always occurs as a territory not fully available to our attention: we need to be to get to know her. In addition, any relationship requires to maintain the otherness, not to absorb the other, not to appropriate it, attest and respect his peculiarities. The other is an unknown world and in history, and personal, bridges and walls alternate to meet and to defend itself, to access and to stem. In a complex period in mind, it is particularly necessary to find shared spaces to interrogate the contemporaneity in some of its dynamism and horizons of meaning. This volume stems from work begun in a seminar of the Faculty of education of the Catholic University in Piacenza, whose title is a reflection of the itinerary that we propose here to the reader. Starting from some keywords-muri, dialogues, fears, bridges-different disciplinary perspectives will discuss themes that touch the otherness in its body, cultural, historical, biographical identity. The various analyses that make up the volume does not ignore, but rather they hire, a paradox: the fact that each is, another, another, and therefore speak of otherness means self talk. A paradox which is explicitly made subject in philosophical reflection on human, that crosses the