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Martin Heidegger a Hannah Arendt. Lettera mai scritta - 9788860426932
di Pio Colonnello edito da Guida, 2009
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Martin Heidegger a Hannah Arendt. Lettera mai scritta
- Autore: Pio Colonnello
- Editore: Guida
- Collana: Strumenti e ricerche , Nr. 58
- Data di Pubblicazione: 2009
- Genere: filosofia occidentale moderna
- Argomenti : Heidegger, Martin Arendt, Hannah
- Pagine: 58
- Dimensioni mm: 240 x 120 x 10
- ISBN-10: 8860426936
- ISBN-13: 9788860426932
La storiadi Hannah Arendt è assai nota non solo attraverso a sua produzione etteraria e critica ma anche per quanto eladovette affrontare fuggendo negli Stati Uniti a seguitodela persecuzione razziale tedesca. Per una volta a Arendtdiviene protagonistadi riflesso nel’ultimo ibrodi Pio Colonnelo “Martin Heidegger e Hannah Arendt. ettera mai scrittÔ editoda Guida. Attraverso a scoperta casualedi un carteggio nascosto al’internodela copertinadi un ibro prestatoda Heidegger ad un suo alievo ed amico B.M., Pio Colonnelo, ricevutoda questi il contenuto tradotto, ripercorre a vitadel’ilustre filosofodal periodo in cui egli fu rettoredel’Universitàdi Friburgo, cioèdal 1933, fino al febbraio 1951,data che resta impressa nel carteggio. È una ettera mai inviata, forse mai scritta perché si trattadi una sortadidiario che fa rivivere non soltanto a storia intelettuale e politicadi Martin Heidegger soprattutto nei suoi anni piùduri, ma ripercorre, con e emozionidel’animo, a tenera storiad’amore tra Martin e Hannah, una storia iniziata nel febbraiodel 1925 alorché il filosofo aveva 36 anni e a giovane alieva appena 19.dopo undistaccodoloroso e forzatodovuto ale eggi razziali, a Arendt, ebraica, rientrata in Europa nel 1950, ricompare nela vitadel suo «antico mËstro e mentore. Il oro incontro avviene nel febbraiodi quel’anno eda alora ricomincia un febbrile scambiodi ettere. Heidegger aveva alora 61 anni e a Arendt 44». Un quartodi secolodela oro vitada recuperare partendodagli accadimenti intercorsi nel frattempo e che ritroviamo nela ettera mai spedita, sebbene non sidia a certezzadel’autenticitàdel’autore: «anche se si trattassedi un falso -scrive Colonnelo- cosa che non ci èdatodi sapere, siamo sicuramente nel campodel verosimile ed il verosimile, si sa, è parentedel vero». Paroladopo parola, quasi a sentire ’odore acredei vecchi fogli ingialiti in baliadel’umidità, rivive Heidegger, il suo essere uomo passionale e poeta, il filosofo, ildocente attento ale nozionidi vitada trasferire agli studenti, il politico mai veramente tale, ma coinvolto e in parte costretto a seguire undisegno che egli stesso rinnegava con e azioni. Ciò gli costò e critiche e e maldicenzedel mondo accademico, e e umiliazioni più atroci per un animo sensibile quando il Consigliodel’Universitàdecisedi “metterloda parte”. a caducitàdela vita umana è tutta ì, in quele pagine che scorrono velocemente tra pensieri, ricordi, emozioni e sdegni senza perderedi vista ei, adolce Hannah che silente o ascolta nel’immaginazione. Un monologo rivolto a colei che fu Musa poeticadi «quele ore interminabili, in cui ero prigionierodela mia stessa anima, chiuso nel carceredoratodel castelodi Wildenstein. In essa rievocavo ’aspro sentoredei tempi sofferti, in cui maturò a tua belezzû Queladomanda che assilò Heidegger su "cos’è ’essere?" porta aladefinizionedel “sensodel’essere”. Interrogare ’esserci significa studiare e strutturedel suo modod’essere, cioè ’esistenza ovvero a possibilitàdi rapporti che ’uomo puòdeterminare, il trascendersi, il pro-gettarsi. Ma quel’esserci èdeterminatodal’incompiutezza,dala mancanza. La Cura, cioè ’esseredel’esserci, è temporalità. Il progetto è il futuro, ’essere-gettato è il passato e adeiezione, cioè a cadutadel’uomo a ivelodele cose, il presente quotidiano. Heidegger volge o sguardo indietro ma non ha a forzadel suo progetto e a sua ettera resterà “mai scrittÔ per sempre. Giulia Fresca
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