Sono innocente - 9788865873892

Sono innocente: Il dolore non deve essere mai esperienza vana. Se lo fosse, non soltanto ci porterebbe a non considerare un'inevitabile parte della nostra vita, ma anche a non saperla guardare nella sua giusta dimensione. Il dolore deve essere gestito come un mezzo, un mezzo che chiede, come tale, di essere usato e poi superato. E per usarlo, non bisogna arrendersi a esso. Questo modo di usare il dolore al servizio di una nuova felicità è il tratto dominante del romanzo. Il messaggio è uno e chiaro: nella vita a ciascuno capita, in misura maggiore o minore, di soffrire, ma questo tempo deve essere valorizzato nella sua pienezza. E per riuscire a fare questo non occorrono particolari terapie o lunghe sedute psicologiche, basta saper includere il dolore come parte ineliminabile della vita e considerarlo per tale. Appunto, come un mezzo. Il fine è uscirne con una vita rafforzata. Anche nel gestire il dolore stesso. E con un nuovo capitolo di esistenza da scrivere con cuore e ragione.
You should never experience pain in vain. If it was, not only would lead to an inevitable part of our lives, but also not to know how to look in its proper perspective. The pain must be treated as a means, a tool that asks, as such, to be used and then exceeded. And to use it, we must not surrender to it. This way of using pain to serve a new happiness is the dominant trait of the novel. The message is clear: in life everyone happens to a greater or lesser extent, to suffer, but this time must be exploited to its fullest. And in order to do this you need no special psychological therapies or long sessions, just knowing how to incorporate pain as unavoidable part of life and consider me for this. In fact, as a medium. The end has come out with a life strengthened. Even in dealing with the pain itself. And with a new chapter of existence by writing with heart and reason.