Io, Tituba, strega nera di Salem - 9788809882805

Io, Tituba, strega nera di Salem: Nel 1692 la comunità puritana di Salem, nel New England, fu lacerata da uno dei più famigerati processi per stregoneria della storia. Le accuse, gli interrogatori, le torture e le condanne che seguirono coinvolsero più di centocinquanta persone e culminarono nella condanna a morte di diciannove imputati, in maggioranza donne. La nera Tituba, schiava di origine caraibica di proprietà del Reverendo Parris, fu accusata di istigare le donne e le fanciulle bianche alla stregoneria e ai commerci con il Maligno; la giovane schiava veniva dalle piantagioni delle Antille, e il romanzo a lei ispirato si apre sul luogo della sua nascita, l'isola di Barbada. Tituba è figlia di una donna nera violentata da un marinaio bianco durante la traversata oceanica e, nel corso delle peripezie che sconvolgono la sua vita fin dall'infanzia, viene iniziata ai riti e alla magia da Man Yaya, una vecchia curatrice africana. Da allora, Tituba ricorrerà spesso ai sortilegi e ai contatti con gli spiriti della sua tradizione, per reagire al disprezzo e ai soprusi dei bianchi: tutto il romanzo è così percorso da un'atmosfera di magia e sensualità, ma al tempo stesso è fondato sulla sanguinaria realtà della schiavitù nelle colonie del Nuovo Mondo, delle rivolte di schiavi e della "caccia alle streghe" del Seicento.
In 1692, the Puritan community of Salem, New England, was torn apart by one of the most infamous witchcraft trials in history. The charges, interrogations, torture and convictions that followed involved more than 150 people and culminated in the death sentences of nineteen defendants, mostly women. The black Tituba, a slave of Caribbean origin owned by Reverend Parris, was accused of inciting white women and maidens to witchcraft and trade with the Evil One; the young slave came from the plantations of the Antilles, and the novel inspired by her opens on the place of her birth, the island of Barbada. Tituba is the daughter of a black woman raped by a white sailor during the ocean crossing and, during the adventures that have upset her life since childhood, is started to rites and magic by Man Yaya, an old African curator. Since then, Tituba will often resort to the sorties and contacts with the spirits of its tradition, to react to the contempt and abuse of white people: the whole novel is so traveled by an atmosphere of magic and sensuality, but at the same time it is founded on the bloodthirsty slavery in the colonies of the New World, the slave revolts and the "witch hunt" of the 17th century.