Benedici questa croce di spighe... Antologia di scrittori armeni vittime del genocidio - 9788881557301

Benedici questa croce di spighe... Antologia di scrittori armeni vittime del genocidio: Come una folgore improvvisa che taglia in due un paesaggio, come un terremoto inaspettato che apre voragini e scuote ogni cosa costruita dall'uomo, cosi siamo abituati a immaginare l'inizio del genocidio degli armeni, quella notte del 24 aprile 1915, quando furono arrestati uno dopo l'altro nella capitale Costantinopoli i principali esponenti della comunità armena nell'impero ottomano. Le ombre degli scrittori assassinati sono riemerse un poco alla volta: sono diventati personaggi reali, protagonisti del racconto infinito di quella tragedia incombente che venne realizzata giorno dopo giorno, con l'astuzia di tenere i prigionieri all'oscuro del loro destino. In questo libro per la prima volta in Italia sono raccolte le loro voci, assai differenti fra loro, come e giusto che sia: diverse sono le date e i luoghi di nascita, la provenienza famigliare, i loro studi, vocazioni e carriere: poeti e scrittori di romanzi e novelle, giornalisti, medici, farmacisti, uomini di chiesa, uomini politici. C'è di tutto, ma unico è l'amore per una patria divisa, drammaticamente minacciata, con forti differenze sociali al suo interno, eppure unita da un maestoso, articolatissimo linguaggio dalle antiche radici indoeuropee, da un alfabeto unico e originale e da una superba tradizione culturale, che si sviluppa con grande ricchezza a partire dal quarto secolo d.C.
Like a sudden thunderbolt that cuts through a landscape, like an unexpected earthquake that open pits and shakes everything built by man, so we used to imagine the beginning of the Armenian genocide, that night of April 24, 1915, when they were arrested one after another in the capital Constantinople in the Ottoman Empire's Armenian community leaders. The shadows of the writers killed emerged little by little: they have become real characters, protagonists of the tale of that tragedy looming that was built day after day, with the cunning of keeping prisoners unaware of their fate. In this book for the first time in Italy collected their voices, very different from each other, as and rightly: there are different dates and places of birth, family origin, education, vocations and careers: poets and writers of novels and short stories, journalists, doctors, pharmacists, churchmen, politicians. There is everything, but only one is love for a country divided, dramatically threatened, with strong social differences within it, yet United by a stately, well-structured language from the ancient Indo-European roots, a unique and original alphabet and a superb cultural tradition, which develops with great wealth from the fourth century a.d.