I fantasmi dell'Impero - 9788838936081

I fantasmi dell'Impero: Etiopia, Africa Orientale, 1937. Da un anno Benito Mussolini ha proclamato l'Impero. Ma la propaganda tace che il popolo e il territorio sono tutt'altro che sottomessi. Più di prima infuria la guerra coloniale, anche con l'impiego dei gas, contro gli arbegnoch, i patrioti, ed è tanto più feroce quanto più incapace di successi. Dietro la brutalità degli occupanti e contro il vertice del regime coloniale serpeggia una trama oscura. Ciò che rende "I fantasmi dell'Impero" qualcosa di più di un romanzo storico è il modo in cui l'intreccio è costruito, dando la sensazione di una cronaca in presa diretta. E un miscuglio di finzione e storia che usa tutti i mezzi letterari disponibili: la narrazione immaginaria assieme al documento, le lettere e i telegrammi, il rapporto militare, l'informativa dei servizi, sigle protocolli e gerarchie, verbali di dialoghi e interrogatori. Una polifonia di testi che riproduce tutta la tensione della contemporaneità: attesa, affetto, paura, pena, rifiuto, raccapriccio. E insieme offre - attraverso crimini, sconfitte tenute nascoste, viltà e sadismi burocratici, ma anche gesti generosi e nobili persone - il quadro e il sentimento della mortificazione nazionale che fu la costruzione, irrealizzata, dell'«Impero». La storia si dipana seguendo l'inchiesta di Vincenzo Bernardi. Magistrato militare integerrimo, è lì per capire qualcosa delle azioni, da criminale di guerra, di un ufficiale, un certo Corvo. C'è stato l'attentato al viceré d'Etiopia Rodolfo Graziani, a cui gli italiani hanno risposto con una violentissima rappresaglia. Sulla scia della repres
Ethiopia, East Africa, 1937. For a year Benito Mussolini has proclaimed the Empire. But the propaganda is silent that the people and the territory are far from submissive. More than before the colonial war rages, even with the use of gases, against the arbegnoch, the patriots, and it is all the more ferocious and more incapable of success. Behind the brutality of the occupiers and against the summit of the colonial regime a dark plot winds. What makes "The Ghosts of the Empire" something more than a historical novel is the way the weave is built, giving the feeling of a live-in chronicle. It is a mixture of fiction and history that uses all available literary means: the imaginary narrative along with the document, the letters and telegrams, the military report, the information of the services, acronyms protocols and hierarchies, verbal dialogues and Interrogations. A polyphony of texts that reproduces all the tension of the contemporary: expectation, affection, fear, pain, rejection, horror. And together it offers - through crimes, hidden defeats, cowardice and bureaucratic sadisms, but also generous gestures and noble people - the framework and feeling of national mortification that was the unrealized construction of the "Empire". The story unfolds following the investigation of Vincenzo Bernardi. A military magistrate, he's there to figure out something about the actions, as a war criminal, of an officer, a certain Crow. There was the attack on the Viceroy of Ethiopia Rodolfo Graziani, to which the Italians responded with a very violent retaliation. In the wake of the repres