Ricerche di lessicografia greca e bizantina. Ediz. multilingue - 9788862744638

Ricerche di lessicografia greca e bizantina. Ediz. multilingue: "Si incontrano nel volume due filoni di ricerca: la tradizione dell'Onomasticon di Giulio Polluce e i codici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino che trasmettono testi lessicografici. Per la prima parte sono stati studiati alcuni termini scientifici e altri usati in particolare per definire un buon sovrano e un territorio salubre, con l'intento di delineare quale fosse lo "scrittoio" del lessicografo. Quindi l'indagine filologica ha privilegiato alcuni excerpta inediti dell'opera di Polluce e, in particolare, un lessico tardobizantino tradito in un codice della Biblioteca Vallicelliana, che offre numerose citazioni dello storico Cassio Dione. Il secondo capitolo, sui codici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, riguarda il manoscritto Taur. B III 9 (fine del XV sec.), preziosa testimonianza dell'insegnamento a Parigi dell'esule spartano Giorgio Ermonimo, che ne è lo scriba, e soprattutto del suo più illustre allievo, il grande umanista francese Guillaume Budé, che vi intervenne, correggendo errori del maestro e integrando in più luoghi il testo, con notevoli arricchimenti."
"You meet in volume two lines of research: the tradition of the Onomasticon of Julius Pollux and the codes of the Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino which transmit lexicographical texts. For the first part were studied some scientific terms and others used in particular to define a good healthy sovereign and territory, with the intent to outline what the "desk" of the lexicographer. Then the philological investigation has privileged some excerpta unpublished work of Pollux and particularly a lexicon tardobizantino betrayed in a code of the Biblioteca Vallicelliana, offering numerous citations of the historian Cassius Dio. The second chapter, the codes of the Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, concerns the manuscript Taur. B III 9 (late 15th century), precious testimony of teaching in Paris of exiled Spartan Giorgio Ermonimo, who is the scribe, and especially of its most illustrious pupil, the great French humanist Guillaume Bud??, who intervened, correcting errors, and integrating multiple places the text, with significant enrichments. "