Le avventure di Pietro in Ladakh. Ediz. illustrata - 9788896551301

Le avventure di Pietro in Ladakh. Ediz. illustrata: Il tema del libro di Roberto Contin è assai interessante e originale, al limite tra il racconto di avventure e il diario di bordo, narra la vicenda del primo grande viaggio fatto da Pietro, bambino italiano che vive fra Bologna e Venezia. La meta è l'India, precisamente la zona del Ladakh, racchiusa tra le mitiche catene montuose del Karakorum e dell'Himalaya. Si parte da Venezia, da sempre ponte verso l'oriente. Un'avventura memorabile durante la quale Pietro non solo scopre paesaggi mozzafiato per bellezza e colori, usi e costumi tanto diversi da lasciare senza parole, ma soprattutto scopre il dono universale dell'amicizia. Il viaggio di Contin in Ladakh - "terra degli alti passi" all'estremità occidentale dell'altopiano tibetano - è un viaggio senza tempo e senza confini, ed è per questo che il fotografo Contin (con un esperienza di scatti in oltre 50 paesi) ci offre non le sue foto, ma disegni da amare con lo stupore dello sguardo di un bambino. È un viaggio fra gli uomini, e che questi siano mongoli o veneziani, buddisti, induisti sono etichette che a Pietro Contin non interessano e spesso non dovrebbero interessare nemmeno a noi.
The theme of the book is very interesting and original Roberto Contin, on the borderline between the tale of adventure and the logbook, tells the story of the first big trip made by Pietro, Italian baby who lives between Bologna and Venice. The goal is the India, specifically the area of Ladakh, enclosed in the mythical Karakorum and Himalayan mountain ranges. We depart from Venice, always a bridge to the East. A memorable adventure during which Peter not only discover stunning landscapes for beauty and colours, customs and traditions as diverse as to leave you speechless, but above all discovers the universal gift of friendship. The journey of Contin in Ladakh-"land of high passes" at the western end of the Tibetan plateau-is a timeless journey and without boundaries, which is why the photographer Contin (with an experience of more than 50 countries of shots) gives us his photos, but not drawings to love with the wonder of a child's gaze. Is a journey among men, and that these are Mongolians or Venetians, Buddhists, Hindus are labels that Peter Contin do not affect and often should not affect even us.