Architettura postdecostruttivista. Vol. 1: La linea della complessità - 9788888943275

Architettura postdecostruttivista. Vol. 1: La linea della complessità: Che direzione ha preso l'architettura negli ultimi vent'anni? Cosa c'è dietro le strutture biomorfe che si diffondono in ogni angolo del mondo? Architettura Post-Decostruttivista tenta di rispondere a queste domande attraverso una prospettiva critica basata sulla nozione di complessità. Il testo esplora l'itinerario di ricerca seguito al decostruttivismo partendo dall'opera di Zaha Hadid (Pritzker Price, Artista per la Pace UNESCO, architetto più menzionato in rete 2013), cruciale nel superamento del paradigma cartesiano e i cui caratteri di molteplicità, simultaneità, intreccio e dinamismo sono chiavi di lettura essenziali del presente. Nonostante profonde contraddizioni, Hadid irrompe nel panorama ipercodificato dell'architettura occidentale rigenerandone il linguaggio e orientando la ricerca internazionale verso una spazialità complessa (cumplexus: intessuto insieme), ibrido di codice storico e origine biologica. Da questo stile, arricchito da nuovi protagonisti come DMAA, Plasma Studio, Stefano Boeri, Tom Wiscombe e UNStudio, emerge una figura instabile e vitale che porta alla ribalta un paradigma perduto tutt'altro che inedito.
That direction took the architecture over the last twenty years? What's behind the biomorphic structures that spread to every corner of the world? Post-Deconstructivist architecture attempts to answer these questions through a critical perspective based on the notion of complexity. The text explores the research itinerary following the deconstruction, starting from the work of Zaha Hadid (Pritzker Price, UNESCO Artist for peace, most frequently mentioned in 2013 network architect), crucial in overcoming the Cartesian paradigm and whose characters of multiplicity, simultaneity, interweaving and dynamism are keys to understanding elements of this. Despite deep contradictions, Hadid breaks into overcoded panorama of Western architecture rigenerandone the language and directing research towards a spatiality complex (cumplexus: woven together), hybrid of historical and biological origin code. From this style, enriched by new protagonists as DMAA, Plasma Studio, Stefano Boeri, Tom Wiscombe UNStudio and unstable and vital figure emerges that brings to the fore a paradigm lost anything but new.