Dall'oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d'Italia - 9788895660028

Dall'oratorio alla fabbrica. Il sindacato bianco nella Stalingrado d'Italia: Sesto San Giovanni è uno dei luoghi simbolo dello sviluppo industriale del Novecento italiano, teatro di grandi lotte sindacali, laboratorio di una nuova coscienza del mondo del lavoro. Roccaforte per molti decenni del Partito Comunista, Sesto San Giovanni lo è stata anche per il sindacato che a quel mondo faceva riferimento, senza però che venisse meno un protagonismo operaio di matrice cattolica che nelle grandi fabbriche sestesi ha lasciato una traccia tutt'altro che marginale. Nei ricordi dei testimoni che danno vita a queste pagine rivivono il faticoso confronto tra le organizzazioni sindacali, la ricerca dell'unità, l'irrompere della violenza ideologica e la presenza delle Brigate Rosse nei reparti; ma anche momenti emblematici del rapporto tra Chiesa e mondo del lavoro come il discorso censurato dell'arcivescovo di Milano alla Magneti Marelli nel 1955 e l'incontro dei lavoratori con papa Wojtyla nel 1983. Una raccolta di storie come spunto per una compiuta ricostruzione delle vicende sindacali nel cuore dell'Italia industriale.
Sesto San Giovanni is one of the symbolic places of the industrial development of the Italian twentieth century, the scene of great trade union struggles, a laboratory of a new consciousness of the world of work. A stronghold of the Communist Party for many decades, Sesto San Giovanni was also a stronghold for the trade unions that referred to that world, without, however, losing a workers' protagonism of Catholic origin that left a far from marginal trace in the large factories of Seste. In the memories of the witnesses who give life to these pages, the tiring confrontation between the trade unions, the search for unity, the eruption of ideological violence and the presence of the Red Brigades in the wards are relived; but also emblematic moments of the relationship between the Church and the world of work, such as the censored speech of the archbishop of Milan at Magneti Marelli in 1955 and the workers' meeting with Pope Wojtyla in 1983. A collection of stories as a starting point for a complete reconstruction of the trade union events in the heart of industrial Italy.