Contro il conflitto di civiltà. Sul «ritorno del religioso» nei conflitti contemporanei del Medio Oriente - 9788862506342

Contro il conflitto di civiltà. Sul «ritorno del religioso» nei conflitti contemporanei del Medio Oriente: È davvero un "ritorno del religioso" ad aver inaugurato il XXI secolo? Sono le identità confessionali che generano la violenza nel sistema internazionale contemporaneo? Se questa è la narrazione che il discorso politico e la vulgata mediatica tendono a diffondere dei conflitti che hanno origine in Medio Oriente, Georges Corm ne capovolge i presupposti, smascherando letture "facili" e "utili" di fenomeni che hanno una ben più profonda complessità storica, economica, politica e strategica. L'intellettuale libanese propone una tesi assai provocatoria e stridente con la visione dominante. Unendo il rigore del saggio alla veemenza del pamphlet, Corm lancia un monito contro le analisi mono-causali delle guerre contemporanee, smonta la tesi del "conflitto di civiltà" e mette in guardia dalle strumentalizzazioni politiche del discorso religioso e identitario. È il modello politico della laicità che in questo libro viene esaltato: un invito ragionato e lucido rivolto tanto al Medio Oriente quanto a un'Europa che si interroga sulle derive settarie e i modelli di integrazione.
And really a "return of religion" to have ushered in the 21st century? Are confessional identities which generate violence in the contemporary international system? If this is the narrative that the political discourse and the media tend to spread Vulgate conflicts that originate in the Middle East, Georges Corm it flips assumptions, unmasking reads "easy" and "useful" of phenomena that have a far deeper historical, economic, political and strategic complexity. The very provocative and strident Lebanese intellectual proposes a thesis with the dominant vision. Combining the rigor of the essay to the vehemence of the Lampoon, Corm launches a warning against mono-causal analyses of contemporary wars, debunks the theory of "conflict of civilizations" and warns the political exploitation of religious discourse and identity. And the political model of secularism in this book is enhanced: an invitation to the Middle East as reasoned and glossy in a Europe that is wondering about the sectarian tendencies and patterns of integration.