Guida ai cortili di Torino - 9788838101038

Guida ai cortili di Torino: Se i cortili di Roma sono caratterizzati dalle fontane o dai reperti archeologici che li adornano e quelli di Milano dalla ripetuta soluzione dei portici a colonne architravate; se i cortili di Napoli si distinguono per le grandi scale barocche poste a fondale e quelli di Genova per i giardini e i ninfei legati alla particolare orografia del luogo, i cortili di Torino sono essenzialmente fattori urbani e non semplici elementi propri di ogni palazzo. È un carattere che Charles Nicolas Cochin, artista e viaggiatore francese a Torino nel 1749, coglie con precisione: "Il fondo del cortile, che si vede dalla strada, è sempre decorato architettonicamente, sovente secondo un gusto teatrale". Pensati in diretto rapporto con lo spazio pubblico, aperti allo sguardo del passante e ornamento della città, i cortili di Torino si caratterizzano quindi per una specificità legata al procedere pianificato degli ampliamenti urbanistici. Paolo Cornaglia individua fra le strade più belle del centro storico alcuni percorsi che tengono conto sia delle fasi di sviluppo urbanistico cittadino sia di una caratterizzazione tipologica e funzionale dei vari edifici, consapevole che un cortile rappresenta spesso un fondale che, incorniciato dalle aperture, dischiude una prospettiva sapiente e inusuale.
If the courts of Rome are characterized by fountains or from archaeological finds that adorn them and those of Milan from the repeated solution of architraved columns; arcade If the courts of Naples are distinguished by the large Baroque stairs placed at the bottom and those of Genoa for gardens and Nymphaea linked to particular orography, the courtyards of Turin are essentially urban factors and not just its elements of each building. And a character that Charles Nicolas Cochin, French artist and traveller in Turin in 1749, accurately captures "the bottom of the courtyard, which can be seen from the road, it's always decorated, often architecturally according to a theatrical taste." Designed in direct relationship with the public space, open to the gaze of passersby and ornament of the city, the courtyards of Turin are then linked to the specificity of planned urban developments can proceed. Paul Chandler finds among the most beautiful roads of the historical centre a few paths that take account both of the phases of urban development and a citizen typological and functional characterization of the various buildings, aware that a yard is often a depth which, framed by the openings, opens up a clever and unusual perspective.