L'invenzione della casa. Storia di una trappola - 9788833000831

L'invenzione della casa. Storia di una trappola: La casa, trecentomila anni senza averne bisogno, poi abbiamo cominciato a coltivare e abbiamo inventato confini, proprietà, capitale e ai larghi orizzonti aperti abbiamo preferito piccoli spazi chiusi. Perché? E sarà per sempre? Gli oltre quarant'anni del costruire ecologico hanno rivelato che il problema della casa è la casa. Abbiamo un corpo fatto per stare in movimento, il nostro cervello si è sviluppato sulle strategie dei grandi spazi, ora l'abitudine alla rete mette in evidenza la contraddizione di fondo della nostra società, nata sul possesso della terra. È necessario trovare nuove soluzioni per l'abitare e per le città, ma fino a quando continuiamo a cercare la soluzione all'interno del sistema che ha generato il problema, possiamo solo fallire. Il problema della casa viene cosi affrontato da quando ancora non esisteva per arrivare a esplorare soluzioni inedite. Si esce dal modello sedentario per iniziare a camminare in una cultura mobile altra con uno scarto che permette una visione più chiara del contemporaneo e fa intravedere possibili vie di azione, impossibili da identificare se continuiamo a dibatterci all'interno del modello dominante.
The house, three hundred thousand years without need, then we began to cultivate and we invented borders, property, capital and wide open horizons we preferred small enclosed spaces. Because? And will it be forever? The more than forty years of ecological construction have revealed that the problem of housing is the home. We have a body made to be on the move, our brain has developed on the strategies of large spaces, now the habit of the network highlights the fundamental contradiction of our society, born on the possession of the earth. We need to find new solutions for living and cities, but as long as we continue to search for the solution within the system that generated the problem, we can only fail. The problem of the house is thus addressed since it did not exist to get to explore new solutions. We come out of the sedentary model to start walking in a mobile culture other with a gap that allows a clearer view of the contemporary and gives glimpses of possible ways of action, impossible to identify if we continue to debate within the dominant model.