Cinemafie. Giovani in primo piano - 9788876619403

Cinemafie. Giovani in primo piano: "Cinemafie. Giovani in primo piano" prende in esame un nutrito numero di pellicole italiane realizzate nell'arco di cinquant'anni, dagli anni Sessanta ai giorni nostri, che stimolano una riflessione critica su una delle piaghe più vergognose del nostro Paese: la tentacolare irradiazione delle mafie al Sud, al Nord, nelle Isole e in particolare il ruolo giocato dai giovani, dai bambini e dai ragazzi in questo contesto. L'universo giovanile, se da un lato combatte fermamente il sistema mafioso, con fulgidi e coraggiosi esempi di lotte individuali e più recentemente organizzate e collettive, è tuttavia, in particolare negli ultimi decenni, vittima di tale sistema, sotto molteplici aspetti. Basti pensare ai giovani ammazzati dalla mafia, o sotto scorta perché si espongono in prima persona, denunciando fatti e individui; alle vittime ignare, pura merce di scambio o vendetta; o ancora ai minori reclutati, spesso ancor bambini, tra le fila della criminalità organizzata. Si tratta di una questione, oltre che grave, incandescente, che nel volume viene trattata da punti di vista e prospettive differenti, a partire da un comune denominatore: il forte impegno del cinema italiano, anche quello contemporaneo, nel denunciare tale terribile fenomeno.
"Cinemafie. Young featured "examines a large number of Italian films made over fifty years, from the sixties to the present day, that stimulate a critical reflection on one of the most shameful wounds of our country: the sprawling irradiation of the mafias in the South, to the North, in the Islands and in particular the role played by young people, children and women in this context. The world of youth, whilst strongly fights mafia system, with shining and brave examples of individual and more recently organized and collective struggles, however, particularly in recent decades, the victim of such a system in many ways. Just think of the teen killed by the mafia, or under escort because they expose themselves in the first person, denouncing facts and individuals; at unsuspecting victims, pure bargaining chip or revenge; or even to minors recruited, often even children, into the ranks of organized crime. It is a matter, as well as severe, glowing, which in the book is discussed from different perspectives and points of view, starting from a common denominator: the strong commitment of the Italian cinema, even the contemporary, in denouncing this terrible phenomenon.