La moltiplicazione delle dita. Con una lettera di Fortini e una lettera smarrita - 9788831225007

La moltiplicazione delle dita. Con una lettera di Fortini e una lettera smarrita: "La moltiplicazione delle dita" - con una lettera di Fortini e una Lettera Smarrita - raccoglie per la prima volta insieme tutti gli scritti e disegni di Corrado Costa apparsi su «Il Caffè Letterario e Satirico», 11 prose sperimentali e 40 disegni, realizzati con una semplice biro, a rimarcare tutta la sensibilità visiva e il tratto inconfondibile dell'autore. Si ride? In quanto autore continuamente scomparso (anche quando era in vita) questo libro può dirsi e darsi come una vera e impropria smorfia della letteratura. L'autore - «infastidito/fastidioso, chizza, strepidanzante, lacrimemergente, digrigridante» - lavora dal didietro del linguaggio, dal segno pullulante e in continua ovulazione/riproduzione. I temi? L'unione sessuale dei segni, il rapporto uomo/genere, la poesia come grafia e il disegno come parola da cui sdoppiare la parola: l'arte cioè come disarticolazione continua del reale e quindi moltiplicazione. Il libro intende aprire uno scorcio importante su un modo di fare letteratura - quello su rivista - oggi apparentemente scomparso, e su una stagione essenziale della poesia europea: quella delle scritture collettive, quella della Beffa, quella del Gioco delle parti (se il lettore vuol leggere deve giocare) come gioco principale nella società. I livelli di lettura si alzano e si abbassano, e ad accompagnarli, vi sono i disegni dell'autore.
"The multiplication of the fingers" - with a letter from Fortini and a Lost Letter - collects for the first time together all the writings and drawings of Corrado Costa that appeared on "The Literary and Satirical Coffee", 11 experimental prose and 40 drawings, made with a simple biro, to emphasize all the visual sensitivity and the unmistakable trait of the author. Do you laugh? As an author who has continually disappeared (even when he was alive) this book can be said to be a true and improper grimace of literature. The author - "annoyed/annoying, chizza, strenuous, tearful, digrigrinant" - works from the back of the language, from the swarming sign and in continuous ovulation/reproduction. The themes? The sexual union of signs, the relationship between man and gender, poetry as handwriting and drawing as a word from which to double the word: art that is, as continuous disarticulation of the real and therefore multiplication. The book aims to open an important glimpse into a way of making literature - the one in the magazine - which seems to have disappeared today, and on an essential season of European poetry: that of collective writing, that of the mockery, that of the Game of the Parties (if the reader wants to read must play) as the main game in society. The reading levels rise and fall, and to accompany them, there are the drawings of the author.