Dal magnifico concerto all'ordinato metodo. Collezioni e Musei d'Ancien Régime - 9788869234460

Dal magnifico concerto all'ordinato metodo. Collezioni e Musei d'Ancien Régime: In un serrato confronto tra pratiche collezionistiche internazionali, sviluppo della storia dell'arte come disciplina scientifica ed evoluzione del display dalle gallerie private ai musei pubblici, l'Ancien Régime costruisce nel XVII e XVIII secolo un'"officina del vedere" destinata a traghettare la prassi del "fare galleria" dal modello aristocratico del diletto e dell'armonia agli ideali democratici e alle esigenze didattiche proposti all'Europa intera dal Settecento illuminista. Attraverso l'esperienza collettiva dello sguardo, che si viene attuando per la prima volta in forma istituzionale nelle esposizioni dell'Académie Royale al Louvre, i celebri Salon, si sperimenta un modo di vedere e di parlare d'arte che non si riferisce più soltanto alle singole opere, ma all'insieme narrativo degli allestimenti e dei confronti proposti tra gli stili. Mentre continua una sorta di teoria fiduciaria dello sguardo, che ancora affida alle relazioni del Grand Tour e ai cataloghi illustrati la selezione di ciò che si "deve" vedere nei diversi paesi europei, l'allestimento dei primi musei pubblici è oggetto di un vasto dibattito di metodo che tocca Parigi e l'Italia, ma anche i paesi germanici. Alla fine dell'Ancien Régime le soluzioni espositive dei primi musei possono essere già considerate l'espressione di sistemi culturali e nazionali in emulazione così come di modi diversi di concepire il valore e il ruolo dell'arte. Sandra Costa è docente di Museologia e Collezionismo all'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Fino al 2014 ha insegnato e condotto i suoi studi in Francia (Un
In a close confrontation between international collecting practices, the development of art history as a scientific discipline and the evolution of the display from private galleries to public museums, the Ancien Régime built in the seventeenth and eighteenth centuries a "workshop of seeing" destined to ferry the practice of "making gallery" from the aristocratic model of pleasure and harmony to the democratic ideals and educational needs proposed to the whole of Europe by the eighteenth century Enlightenment. Through the collective experience of the gaze, which is being implemented for the first time in an institutional form in the exhibitions of the Académie Royale at the Louvre, the famous Salons, one experiences a way of seeing and talking about art that no longer refers only to individual works, but to the narrative set of installations and comparisons proposed between styles. While a sort of fiduciary theory of the gaze continues, which still entrusts to the reports of the Grand Tour and to the illustrated catalogs the selection of what is "must" be seen in the different European countries, the preparation of the first public museums is the subject of a vast debate of method that touches Paris and Italy, but also the Germanic countries. At the end of the Ancien Régime the exhibition solutions of the first museums can already be considered the expression of cultural and national systems in emulation as well as of different ways of conceiving the value and role of art. Sandra Costa is Professor of Museology and Collecting at the Alma Mater Studiorum - University of Bologna. Until 2014 he taught and conducted his studies in France (A