Il paese reale. Dall'assassinio di Moro all'Italia di oggi - 9788860367327

Il paese reale. Dall'assassinio di Moro all'Italia di oggi: La fine degli anni settanta segna una svolta nella storia della Repubblica: agli ultimi, cupi sussulti del decennio morente si intreccia l'emergere di trasformazioni colossali che riguardano l'economia e la cultura, il privato e il pubblico, la politica e la comunicazione. Nella convulsa stagione degli anni ottanta si ripropongono inoltre quelle tendenze esasperate all'affermazione individuale, quello sprezzo delle regole, quell'atteggiamento predatorio nei confronti del bene pubblico. Al tempo stesso giunge al punto estremo di crisi un sistema dei partiti sempre più portato a esaudire gli egoismi di ceto, pur di ottenere il consenso. Per molti versi dunque i lunghi anni ottanta si presentano come un luogo di incubazione del nostro presente. Il nesso fra gli anni di Craxi e l'era berlusconiana ha qui le sue radici, e in questo scenario si collocano le domande che oggi ci incalzano: perché l'anomala alleanza di centrodestra riuscì a improntare largamente di sé l'intero ventennio successivo? Quali sono le ragioni della quasi ventennale stagione di Berlusconi? E che Italia ci lascia, quella stagione? E ancora: ci sono le energie e le qualità per affrontare una difficile ricostruzione e misurarsi con la crisi internazionale che chiama in causa l'identità e il futuro dell'Europa? Da dove prendere l'avvio per invertire il degrado di un sistema politico e di una "partitocrazia senza i partiti" che ha superato ogni livello di guardia?
The late 1970s marks a turning point in the history of the Republic: the last dying gasps of the Decade, gloomy intertwines the emergence of colossal transformations that affect the economy and culture, the private and the public, politics and communication. In the 1980s they also reproduce those hectic season trends exaggerated to affirm individual, that contempt for rules, that predatory attitude towards the public good. At the same time reaches the extreme point of crisis a party system increasingly led to fulfill the selfishness of ceto, despite consensus. In many ways, therefore, the long 1980s occur as a place of incubation of our present. The link between the years of Craxi and Berlusconi era has its roots here, and in this scenario are questions that beset us today: why the centre-right Alliance was able to observe anomalous largely by itself the whole next two decades? What are the reasons of almost twenty years of Berlusconi's season? And that leaves us, Italy that season? And again: there are the energies and qualities to face a difficult reconstruction and confront the international crisis that calls into question the identity and the future of Europe? From where you start to reverse the degradation of a political system and a "party politics without parties" that exceeded any level?