Musica presente. Tendenze e compositori di oggi - 9788855430012

Musica presente. Tendenze e compositori di oggi: "Musica presente" non significa solo musica del tempo corrente ma anche musica consapevole e testimone del proprio tempo. Chi sono i compositori e cosa scrivono? Essi si situano nel cono d'ombra della visibilità della cultura pop, anche se molti di loro intrecciano un dialogo con il maistream, con la musica da film, radiofonica e documentaristica che sono diventate sempre più importanti, con l'elettronica che permea ogni più piccolo angolo, con la musica psichedelica e col progressive, col jazz, al quale, in questo libro ricco di informazioni, sono dedicate molte pagine, segnalando i musicisti che si sono messi in evidenza. Una riflessione è riservata anche al rock sperimentale. Con quale metodologia si affrontano le musiche di oggi? Si esaminano i nuovi concetti di musica inclusiva, di area stilistica, di Ipermoderno e di ermeneutica musicale. L'Autore riflette su cosa può significare fare ricerca dopo le avanguardie e sulla rivalutazione dell'ascolto, sul pubblico e sul neo-romanticismo, facendo spesso ricorso alla stessa voce dei compositori, con le loro testimonianze dirette e di prima mano.
"Music present" means not only music of the current time but also conscious music and witness of one's own time. Who are the composers and what do they write? They are in the shadow ycon of the visibility of pop culture, although many of them intertwine a dialogue with the maistream, with film, radio and documentary music that have become increasingly important, with the electronics that permeate every more small corner, with psychedelic music and with progressive, with jazz, to which, in this book full of information, many pages are dedicated, pointing out the musicians who have stood out. A reflection is also reserved for experimental rock. What methodology do you deal with today's music? We examine the new concepts of inclusive music, stylistic area, hypermodern and musical hermeneutics. The author reflects on what it can mean to do research after the avant-garde and on the re-evaluation of listening, on the audience and on neo-romanticism, often resorting to the same voice as composers, with their direct and first-hand testimonies.