Italiani e stranieri nello spazio urbano. Dinamiche della popolazione di Roma - 9788856817591

Italiani e stranieri nello spazio urbano. Dinamiche della popolazione di Roma: Uno degli aspetti che connota Roma e il suo popolamento è la dicotomia urbe/agro romano che caratterizza il comune con la più ampia superficie agricola in Italia. La vasta cintura rurale ha costituito a lungo un diaframma che ha impedito alla città uno sviluppo per conurbazione con i comuni confinanti, salvo poi rappresentare il terreno di facile conquista per un'urbanizzazione che mal sopporta pianificazioni e regole. L'espansione edilizia nell'hinterland è continuata senza soste anche quando, a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, la crescita della popolazione si è arrestata nel comune di Roma, trovando motivazioni sufficienti nella domanda di alloggi derivante dalla nuclearizzazione delle famiglie, dall'espulsione di popolazione a seguito della terziarizzazione delle aree centrali, dall'affermarsi di preferenze abitative indirizzate verso case unifamiliari site in aree verdi, anche se periferiche. In parallelo, la città è stata investita da un'immigrazione straniera quanto mai varia per provenienze, strutture demografiche e familiari, progetti migratori, attività e insediamento, che mostra una forte e crescente integrazione e un adattamento ai percorsi territoriali sperimentati dalla popolazione autoctona. Il volume si propone la ricostruzione delle dinamiche demografiche avvenute negli ultimi decenni nell'area metropolitana romana e lo studio del contributo diretto e indiretto che l'immigrazione straniera ha apportato a quelle dinamiche.
One of the things that characterizes Roma and its population is the dichotomy that characterises the common Roman urbe/the largest agricultural area in Italy. The vast rural belt has been long a diaphragm which prevented the city a conurbation with neighbouring municipalities for development, only to represent the land of easy conquest for a village that can not stand schedules and rules. The building expansion in the hinterland continued without pause even when, starting from the seventies of the last century, population growth came to a halt in the city of Rome, finding sufficient reasons in the demand for housing resulting from the nuclearization of families, from the expulsion of the population as a result of outsourcing of central areas, by the emergence of housing preferences directed toward homes site in green areas Although devices. In parallel, the city was hit by a foreign immigration as never varies for backgrounds, family and demographic structures, migration projects, activities and settlement, showing a strong and growing integration and adaptation to territorial locations experienced by the native population. The book offers the reconstruction of demographic trends that have taken place in recent decades in Roman metropolitan area and the study of direct and indirect contribution that foreign immigration has brought to those dynamics.