La Carità e l'eros. Il matrimonio, la Chiesa, i suoi giudici nella Venezia del Rinascimento (1420-1545) - 9788815139979

La Carità e l'eros. Il matrimonio, la Chiesa, i suoi giudici nella Venezia del Rinascimento (1420-1545): Un'indagine sul funzionamento dei tribunali matrimoniali, condotta sul fondo più ricco di cause matrimoniali che in Italia esista: quello del tribunale veneziano nel periodo che va dal 1420 all'apertura del Concilio di Trento. È il primo studio italiano sul tema, quanto a soggetto e arco cronologico coperto; ha come precedenti alcuni lavori sui tribunali inglesi, francesi e tedeschi, con cui il confronto è puntuale e costante. In quanto materia riguardante la salute dell'anima, il matrimonio rientrava a pieno titolo nella sfera di competenza della Chiesa, che a partire dall'XI secolo se ne assicurò il monopolio giurisdizionale gestendolo ora in sintonia ora in conflitto con le autorità secolari, pur esse interessate in forza delle conseguenze civili del matrimonio - prima fra tutte la legittimità dei figli. E se i tribunali secolari restavano competenti per le questioni patrimoniali tra i coniugi, anche in queste però accadeva che la Chiesa si ingerisse: o in via diretta sostituendosi alla giurisdizione civile, o condizionandone gli esiti con le proprie sentenze. Le magistrature laiche, dal canto loro, erodevano in parte le competenze ecclesiastiche continuando a esercitare una giurisdizione autonoma sul matrimonio, in particolare con riguardo alla separazione dei coniugi e a reati strettamente connessi al vincolo nuziale e alla sua definizione, quali adulterio, bigamia, stupro.
A survey on the functioning of the courts doubles, conducted on the bottom richest in matrimonial matters which in Italy exists: that of Venetian Court in the period from 1420 to the opening of the Council of Trent. And the first Italian study on the subject, as to subject and chronological period covered; He courts work like earlier British, French and Germans, where comparison is accurate and consistent. As matters concerning the health of the soul, the marriage fell fully into the sphere of competence of the Church, which in the 11th century they secured the jurisdictional monopoly handling it now in tune now conflicts with the secular authorities, although they concerned under the civil consequences of marriage-first and foremost the legitimacy of children. And if the secular courts had jurisdiction in matrimonial property issues spouses, even in these, however, was that the Church would swallow: either directly replacing the civil jurisdiction, or influencing the results with its own judgments. The secular courts, for their part, erodevano part of the ecclesiastical powers continuing to exercise autonomous jurisdiction over marriage, particularly with regard to the separation of the spouses and to offences closely related to bridal and constraint to its definition, such as adultery, bigamy, rape.