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Il porto di Catania nel lungo Ottocento. Infrastrutture, traffici, territorio (1770-1920) - 9788891759061
di Giovanni Cristina edito da Franco Angeli, 2019
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il porto di Catania nel lungo Ottocento. Infrastrutture, traffici, territorio (1770-1920)
- Autore: Giovanni Cristina
- Editore: Franco Angeli
- Collana: Temi di storia , Nr. 245
- Data di Pubblicazione: 2019
- Genere: STORIA D'EUROPA
- Argomenti : Catania-Storia Porti
- Pagine: 230
- ISBN-10: 8891759066
- ISBN-13: 9788891759061
Il porto di Catania nel lungo Ottocento. Infrastrutture, traffici, territorio (1770-1920): Il volume ricostruisce da una prospettiva di longue durée di circa un secolo e mezzo il difficile percorso di accesso della città di Catania al mare. Nel lungo passaggio dall'età moderna a quella contemporanea, infatti, la complessa relazione tra un centro urbano vivacizzato dalla ricostruzione post-terremoto del 1693 e una costa siculo-ionica già «occupata» da altre realtà marittime più consolidate si giocava sulla capacità da parte della «Capitale» etnea di dotarsi di un porto artificiale che potesse aggiungere nuovi sbocchi «geo-commerciali» alle opportunità derivanti dal legame tradizionale con un hinterland agricolo, ma anche «minerario», sempre più esteso e penetrante verso l'interno. Il libro ricostruisce, dunque, da una prospettiva «marittima», l'ascesa di Catania nelle gerarchie urbane prima regionali, cioè a partire dal secondo '700, e poi anche nazionali, dall'Unità all'avvento del fascismo. Si tratta di una scalata che parte dal progetto «modernizzatore» del principe di Biscari e che prosegue con l'espansione dei traffici commerciali e con la progressiva ma difficoltosa costruzione delle strutture portuali, da integrare, a partire dalla metà dell'800, alla nascente rete ferroviaria. Tutto sommato, una storia di una «successful city», che però non riesce a sciogliere pienamente lo scarto tra aspirazioni, visioni del futuro e realtà del presente, in cui si perpetua continuamente la rincorsa tra infrastrutture e traffici. Potenzialmente sempre espandibili nel futuro - e inadeguate nel presente - le prime; incapaci di stabilizzarsi e superare le fluttuazioni momenta
The book reconstructs from a longue durée perspective of about a century and a half the difficult path of access of the city of Catania to the sea. In the long transition from the modern to the contemporary age, in fact, the complex relationship between an urban center enlivened by the post-earthquake reconstruction of 1693 and a Siculo-Ionic coast already "occupied" by other more established maritime realities was played out on the ability of the Ethnic 'Capital' to equip itself with an artificial port that could add new 'geo-commercial' outlets to the opportunities arising from the traditional link with an agricultural hinterland, but also 'mining', which is increasingly extensive and penetrating inwards. The book, therefore, reconstructs from a "maritime" perspective, the rise of Catania in the urban hierarchies first regional, that is, from the second 1700s, and then also national, from Unity to the advent of fascism. It is a climb that starts from the 'modernizer' project of the Prince of Biscari and which continues with the expansion of commercial trade and with the progressive but difficult construction of the port structures, to be integrated, starting in the mid-1800s, the nascent rail network. All in all, a story of a "successful city", but it fails to completely dissolve the gap between aspirations, visions of the future and the reality of the present, in which the race between infrastructure and traffic is constantly perpetuated. Potentially always expandable in the future - and inadequate in the present - the former; unable to stabilize and overcome momentary fluctuations
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