Bartolomeo Colleoni e le compagnie di ventura nel XV secolo - 9788893271837

Bartolomeo Colleoni e le compagnie di ventura nel XV secolo: Bartolomeo Colleoni iniziò la sua carriera militare, come scudiero, all'età di 15 anni presso Filippo Arcelli signore di Piacenza. Nel 1424 era, al servizio del condottiero Jacopo Caldora, al comando di una squadra di 20 cavalli. Con il Caldora entrò nella corte di Giovanna II di Napoli; partecipò alla battaglia dell'Aquila, 1424, contro Braccio da Montone, che venne sconfitto e rimase ucciso. Si distinse nell'assedio di Bologna, 1425, sotto le insegne del Caldora, per il Papa. La guerra cominciò a dare i suoi frutti, il suo nome si diffuse e la sua fama crebbe tanto da essere notato da Venezia. Iniziò così un lungo rapporto che, tra alti e bassi, segnò la sua vita e gli diede alla fine quella fama di condottiero tanto ricercata oltre alla connessa ricchezza. Fu un rapporto, di odio/amore, che vide sempre nel Colleoni una pulsione verso la Serenissima, pulsione ampliata dalla ricerca di riconoscimenti della propria capacità bellica e anche dalla gratitudine per quanto di onori e ricchezze la Repubblica gli darà, non ultimo quell'anelato monumento equestre da erigersi in piazza San Marco, e che invece finirà nel campo dei SS Pietro e Paolo...
Bartolomeo Colleoni began his military career as Squire at the age of 15 years at Philip Arcelli Lord of Piacenza. In 1424 he was in the service of the condottiero Jacopo Caldora, commanding a squad of 20 horses. With the Caldora entered the Court of Joan II of Naples; He participated in the battle of L'Aquila, 1424, against Braccio da Montone, who was defeated and killed. He distinguished himself at the siege of Bologna, 1425, under the banner of Caldora, for the Pope. The war began to bear fruit, his name spread and his fame grew to be noticed from Venice. Thus began a long relationship that, UPS and downs, marked his life and gave him at the end that coveted reputation as leader in addition to the associated wealth. It was a relationship of hate/love which he saw in Chandra a drive towards la Serenissima, urge expanded research awards of his own war-fighting capability as well as the gratitude for what of honours and riches the Republic will give him, not least that longed for equestrian statue to be erected in piazza San Marco, and instead will end in SS Peter and Paul ...