La Madonna di Polsi. Nella letteratura calabrese del Novecento - 9788873517511

La Madonna di Polsi. Nella letteratura calabrese del Novecento: "Crupi dedica il libro alla propria madre, che lo proietta verso Maria, gemito verbale dei ricordi del popolo, come egli scrive, che lo avvicina all'esperienza del soprannaturale. Sua madre, sin da quando egli era giovane, ogni volta che sapeva che sarebbe andato pellegrino a Polsi, lo invitava ad accendere una candela davanti alla Madonna, gesto che personalmente gli ho visto fare. L'orfismo di cui egli scrive trova riscontro sulla "soglia Sacra dove si attua un rovesciamento epocale: i letterati che pure hanno il dominio pieno e assoluto della parola, balbettano. Gli uomini del popolo, che si sono sempre espressi con gesti e mugugni, acquistano una certa oralità affabile e matura. È a quella oralità che i letterati sono obbligati a piegarsi, ridursi, porgere l'orecchio se davvero vogliono un'attendibile descrizione del Sacro." (Dalla Prefazione di don Pino Strangio)
"Crupi dedicates the book to his mother, who launched him towards Mary, verbal memories of people groan, as he writes, that brings him closer to the experience of the supernatural. His mother, ever since he was young, whenever knew he'd go as a pilgrim to the wrists, he expected him to light a candle in front of the Madonna, a gesture that I saw him personally. The orphism of which he writes is reflected on the "Sacred threshold where a change of era: writers who also have the full and absolute domination of the word, stutter. The men of the people, who have always expressed through gestures and grunts, buy some orality affable and matures. And to the orality that writers are compelled to bow down, shrink, turning the ear if you really want a reliable description of the sacred. " (From the foreword by father Pino Strangio)