Lo scrigno di famiglia. La dote a Torino nel Settecento - 9788867414611

Lo scrigno di famiglia. La dote a Torino nel Settecento: Per tutto l'ancien régime la dote delle spose costituiva un capitale inalienabile il cui usufrutto spettava ai mariti, ferma restando la proprietà femminile. Un bene tutelato dalla legge, intoccabile, che andava custodito dalla coppia per tutto l'arco della vita. Ma non accadeva così nella Torino del Settecento dove il capitale dotale rappresentava non un tesoro da seppellire ma uno "scrigno" che i coniugi scoperchiavano in caso di bisogno: per acquistare titoli, per comprare il tetto sotto cui vivere, il campo da coltivare, la bottega e gli utensili del mestiere. La dote era un capitale insostituibile per una giovane coppia, ma era anche una risorsa cui si attingeva a piene mani nel corso del tempo, durante i difficili momenti di crisi vissuti dalle famiglie.
Throughout the ancien r??gime the dowry of wives constituted an inalienable capital whose use was up to their husbands, without prejudice to the feminine. A well protected by law, untouchable, which was guarded by the couple for lifelong learning. But not so in Turin, happened in the 18th century where the dowry was not capital a treasure to be buried but a "treasure trove" that scoperchiavano spouses in case of need: to purchase securities, to buy the roof under which to live, grow, and the tools of the trade. The dowry was an irreplaceable capital for a young couple, but was also a resource which they drew with both hands over time, during the difficult times of crisis experienced by families.