La speranza e il senso. Metafisica ed ermeneutica in Kant - 9788857554624

La speranza e il senso. Metafisica ed ermeneutica in Kant: "La speranza e il senso" presenta il pensiero di Kant come modello di filosofare globale, mirante a far fronte in positivo alle grandi questioni "metafisiche", che sono le ineludibili domande ultime della ragione umana. La linea tracciata da Kant è quella di un'"interpretazione del mondo" guidata dalla coscienza morale e articolata dalla riflessione critica su di essa. Le due parole del titolo indicano il punto di avvio e il punto di fuga di tale percorso: la domanda "Che cosa mi è lecito sperare?" e la prospettiva di un "senso" del mondo inteso come creazione di un Dio morale. La linea che unisce i due punti è costituita da quell'esercizio del Giudizio riflettente pratico che sfocia nella teleologia morale, nel postulato del sommo bene come scopo finale e nell'etico-teologia. Una linea di pensiero che Kant riassume nella formula dell'"interpretazione autentica" del mondo e che viene ricostruita concentrandosi in particolare sulle idee della libertà, di Dio e del compimento finale. Il collegamento tra il "libro del mondo" e il "libro sacro", emergente da una metaforica tradizionale, spinge a delineare una teoria kantiana dell'interpretazione, per lo più implicita, che deve convalidarsi a confronto con l'ermeneutica scritturale esplicita e con la pratica effettiva della lettura biblica dell'autore. L'ultima parte del libro sottolinea sinteticamente la dialettica della speranza in ambito religioso, il difficile lavorio del "principio di giustizia" nel cammino verso la pace, nonché la fecondità quasi insospettata del "principio buono" come lievito non solo della crescita etico
"Hope and sense" presents Kant's thought as a model of global philosophying, aiming to cope positively with the great "metaphysical" questions, which are the ultimate questions of human reason. The line drawn by Kant is that of an "interpretation of the world" guided by the moral conscience and articulated by the critical reflection on it. The two words of the title indicate the starting point and the vanishing point of that path: the question "What could I hope for?" and the prospect of a "sense" of the world intended as the creation of a moral god. The line uniting the two points is constituted by that exercise of the practical reflective judgement which flows into the moral teleology, in the postulate of the supreme good as final goal and in the ethical-theology. A line of thought that Kant sums up in the formula of the "authentic interpretation" of the world and which is reconstructed concentrating in particular on the ideas of freedom, of God and of the final fulfillment. The connection between the "Book of the World" and the "holy book", emerging from a traditional metaphorical, pushes to delineate a Kantian theory of interpretation, mostly implicit, which must be validated in comparison with the explicit Scriptural hermeneutics and with the Actual practice of Biblical reading of the author. The last part of the book Summaretically underlines the Dialectic of hope in the religious sphere, the difficult work of the "principle of justice" on the path to peace, and the almost unsuspected fruitfulness of the "good principle" as yeast not only of Ethical growth