Quella febbre sotto le parole - 9788862523219

Quella febbre sotto le parole: Che cosa spinge una donna a scrivere? Non ce una risposta univoca a questa domanda, scrivere può essere vocazione, mestiere, necessità, una impresa di civiltà. Ognuna delle 12 scrittrici interpellate dalla rivista "Tuttestorie" tra il 1990 e il 2001 - scelte tra quelle che hanno di certo contribuito a far emergere la voce delle donne in letteratura a partire dal secondo dopoguerra racconta la propria esperienza: unico elemento comune, l'aver molto letto, coltivando l'amore per la parola. Perché per governare quel "magma emozionale" da cui trarre la materia prima serve conoscere gli altrui "travagli della scrittura" e farne tesoro. Perché a volte i libri sono apertura di orizzonti, ampliamento del respiro, argine alla deriva di senso. Anche i tempi, i luoghi, gli strumenti - e i motivi interiori - di chi accetta la sfida della pagina bianca sono diversi per ognuna. Scrivere può inizialmente somigliare a un vizio o a un tic, oppure scaturire da quegli "svolazzi dell'immaginario" che, coltivati sin da bambine, può diventare la via per comprendere l'altro da sé o un "modo della vita" che tutta la definisce. Si può usare la parola contro ogni disordine, come un "atto dello spinto" o farsene ossessionare fino a sognare di notte il romanzo che sta prendendo forma. Di cosa scrivono le scrittrici? Del tempo e della vita, e del loro "incrociarsi e distruggersi a vicenda" oppure configurarsi come "reattività animale alle offese del mondo".
What motivates a woman to write? Don't have a clear answer to this question, writing can be a vocation, profession, necessity, an enterprise of civilization. Each of the 12 writers surveyed by the magazine "Tuttestorie" between 1990 and 2001-selected from those who have certainly helped to bring out women's voices in literature since the second World War tells its own experience: only common element, having widely read, cultivating a love for the word. Because to rule that "emotional" magma from which to draw the raw need to know others ' travails of writing "and treasure it. Because sometimes the books are open horizons, broadening of the breath, drifting sense embankment. Even the times, places, tools-and inner reasons-who accepts the challenge of the blank page are different for each. Write may initially look like a Vice or a tic, or arise from those "imaginary flourishes" that, cultivated since teenagers, can become the way to understand each other by itself or a "way of life" that all defines. You can use the word against any disorder, as an "Act of pushed" or do obsess up dreaming at night the novel that is taking shape. What do writers write? Of time and life, and their "crossing or destroy each other" or take the form of "animal world" offences reactivity.