Odio la scuola - 9788894225693

Odio la scuola: Quanti studenti, in confessione, ammatterebbero di andare con piacere a scuola? Quali le cause della loro disaffezione, del loro disagio e del loro scarso rendimento? Quanti insegnanti, dopo essersi dannati l'anima per un anno scolastico, restano delusi per gli scarsi risultati delle loro fatiche? Quanti genitori hanno visto compromettere la serenità dei loro rapporti familiari a causa dei problemi scolastici dei loro figli? Il presente lavoro, senza finalità strettamente scientifiche, si propone di invitare i protagonisti dell'attività didattica ad una riflessione critica sui processi di insegnamento-apprendimento che vengono attuati nella nostra scuola media. Si cerca di mettere in evidenza che quello che conosciamo non è l'unico modo di organizzare una scuola e l'attività didattica, ma che sarebbero possibili altri modelli operativi in grado di eliminare, almeno in parte, le disfunzioni del nostro sistema. L'intento, si spera, è quello di coinvolgere, non tanto gli addetti ai lavori ma i comuni cittadini, in una discussione costruttiva su ciò che va e su cosa non va nel mondo della nostra scuola media e sui possibili rimedi.
How many students, in confession, would like to go to school with pleasure? What are the causes of their disaffection, their discomfort and their poor performance? How many teachers, after damning their souls for a school year, are disappointed by the poor results of their labors? How many parents have seen the serenity of their family relationships compromised because of their children's school problems? The present work, without strictly scientific aims, aims to invite the protagonists of the teaching activity to a critical reflection on the teaching-learning processes that are implemented in our middle school. We try to highlight that what we know is not the only way to organize a school and teaching activities, but that other operating models would be possible that could eliminate, at least in part, the dysfunctions of our system. The intent, hopefully, is to involve, not so much insiders but ordinary citizens, in a constructive discussion on what is going and what is not going in the world of our middle school and on possible remedies.