Un'isola senza mare. Il convento di S. Domenico a Nicastro. Una sintesi storica - 9788831634106

Un'isola senza mare. Il convento di S. Domenico a Nicastro. Una sintesi storica: I domenicani costruiscono conventi in cui è possibile studiare e specializzarsi nella filosofia e nella teologia, possiedono enormi biblioteche, comprano e gestiscono terreni, anche lontani dai centri abitati, si preoccupano di curare i poveri e diffondono una certa arte farmaceutica che, per mezzo di alcune spezierie, si rivelerà fondamentale per i piccoli centri calabresi. Dopo l'apogeo cinquecentesco - che si chiude con la presenza di Tommaso Campanella e della sua congiura antispagnola - e i primi decenni del Seicento, quella serie di terremoti che devastò la Calabria, fino a restituircela oggi monca di gran parte della sua storia, proclamò la lenta decadenza anche del convento di Nicastro. Una storia che merita l'approfondimento non tanto sotto la lente del localismo quanto in relazione alla più grande storia e alle grandi geografie dei Predicatori di tutta Europa.
Dominicans build convents in which they can study and specialize in philosophy and theology, they own huge libraries, they buy and manage land, even far from the population centers, they care about the poor and they spread a certain pharmaceutical art that, through some spices, will prove essential for small Calabrian centers. After the sixteenth-century apogee - which closes with the presence of Thomas Campanella and his anti-Spanish conspiracy - and the first decades of the seventeenth century, that series of earthquakes that devastated Calabria, until returning it today monca of much of its history, proclaimed the slow decay of the convent of Nicastro. A story that deserves to be deepened not so much under the lens of localism as in relation to the greatest history and the great geographies of the Preachers throughout Europe.