Avere trent'anni - 9788897417576

Avere trent'anni: "Chissà perché i testi ancorati alle esitazioni delle fasi di passaggio riescono a parlarci meglio dell'anacronismo degli spazi interiori. La risposta più semplice è che con il proprio formalizzarsi nell'indeterminatezza di una pausa riescono a fare dell'impasse un movimento conoscitivo. Da questo punto di vista risultano quasi esemplari gli esiti dell'ultima prova poetica di Federica D'Amato, che fin dal titolo 'Avere trent'anni', si sofferma sullo sconcerto di chi al termine della giovinezza si trova davanti alla necessità di un consuntivo. Tutti abbiamo sperimentato l'importanza di quel personalissimo passaggio obbligato verso l'indipendenza e la solitudine chiamato 'linea d'ombra'. Possiamo ben comprendere quindi quanto sia stimolante fare i conti con quelle particolari sensibilità poetiche in cui questo passaggio si rovescia nella comparsa di un''ombra della linea'; nell'addensarsi cioè, sul tratto ancora esitante di ciò che appare, delle nebbie e i fantasmi che possiedono segretamente ogni esperienza..." (dalla nota di Luigi Trucillo)
"I wonder why the texts they pass phases hesitations anchored talk better than the anachronism of the spaces within. The simplest answer is that with its formalised in the vagueness of a break can make the impasse a cognitive movement. From this point of view are the results of the last test almost poetic specimens of Daniel Davis, who right from the title ' Have thirty years ', focuses on the bewilderment of who at the end of youth is faced with the need for a balance sheet. We've all experienced the importance of that very personal compulsory step towards independence and solitude called ' shadow line '. We can well understand therefore how challenging to deal with those particular poetic sensitivities where this step is reversed in the appearance of a ' shadow line '; the thicken still tentative tract of IE, what appears, of mists and ghosts who have secretly every experience ... " (note to Louis Trucillo)