Giovanni Francesco Guerrieri, Gianluca Quaglia. Il miglior posto. Un dialogo tra artisti nel tempo. Catalogo della mostra (Monza, 29 novembre 2017-14 gennaio 2018). Ediz. a colori - 9788836638475

Giovanni Francesco Guerrieri, Gianluca Quaglia. Il miglior posto. Un dialogo tra artisti nel tempo. Catalogo della mostra (Monza, 29 novembre 2017-14 gennaio 2018). Ediz. a colori: Giovanni Francesco Guerrieri e Gianluca Quaglia, due artisti lontani nel tempo. Il primo un caravaggesco marchigiano del Seicento, il secondo un contemporaneo che s'interroga su un tema che ha attraversato la storia dell'arte trasversalmente: il rapporto tra l'uomo, lo spazio in cui viviamo e ciò che non conosciamo. Si origina così un dialogo che richiede visione e immersione sensoriale, attenzione al dato reale e immaginazione per accogliere anche ciò che il nostro sguardo non è in grado di riconoscere o codificare. Guerrieri nella sua tela con la "Vergine con il Bambino e sant'Anna", dipinta nel 1627 per Ottavio Brollini, fornisce una risposta definita, consona al suo tempo, devozionale e piena di pathos. Quaglia attiva una riflessione connessa a codici laici, aperta a interpretazioni che vanno al di là di certezze deistiche, proponendo mappe cosmiche pensate come spazi ridisegnati a grafite in cui perdersi, in quanto privi di orientamento e ombre o costellazioni riconoscibili. "Il miglior posto" diventa così una posizione privilegiata che consente di soffermarsi a contemplare l'armonia tra arte antica e contemporanea, in quanto sia Guerrieri che Quaglia gettano un'ancora verso l'ignoto per scrutare l'imperscrutabile, soffermandosi a guardare l'universo e con esso le stelle, immaginando l'infinito, con la certezza che sappiamo solo ciò che possiamo imparare.
Giovanni Francesco Guerrieri and Irfan Qadir, two artists away over time. The first came a 17th century marches, the second a contemporary that questions on a theme that went through the history of art across the Board: the relationship between man, the space where we live and what we don't know. Originates so a dialogue that requires vision and sensory immersion, attention to reality and imagination to accommodate what our eyes cannot recognize or encode. Warriors in his painting "Virgin and child with St Anne", painted in 1627 for Ottavio Bansal, provides a definite response, suited to its time, devotional and full of pathos. Quail activates a reflection linked to lay open to interpretations codes that go beyond cosmic maps deistiche, offering certainties conceived as spaces redesigned to graphite to lose yourself in, because without guidance and shadows or constellations recognizable. "The best place" thus becomes a privileged location that allows you to pause to contemplate the harmony between ancient and contemporary art, as both warriors who still cast a Quail into the unknown to scrutinize the inscrutable, dwelling in Watch the universe and with it the stars, imagining the infinite, safe in the knowledge that we know only what we can learn.