La Germania e la crisi europea - 9788869480232

La Germania e la crisi europea: L'Europa è un continente incagliato e in declino, colpito da una crisi iniziata nel 2008 e non ancora terminata, con sempre minor peso economico e influenza internazionale rispetto ad altre aree del mondo (non solo la Cina). La situazione attuale è frutto di politiche economiche che, ossessionate dalla stabilità, hanno fissato vincoli insostenibili, da Maastricht in poi. L'Italia è il paese che con più zelo ha fatto propri questi vincoli, tanto da avere inserito nella Costituzione un principio come il pareggio di bilancio. A cosa si deve tutto questo? All'introduzione dell'Euro? No, o comunque solo in parte. Il fattore chiave è il ruolo della Germania. Il paese economicamente più forte esercita infatti la sua leadership dividendo, anziché unendo (come il caso greco ha dimostrato), rafforzando esclusivamente il proprio sistema produttivo e lavorando per creare attorno a sé una corona di paesi periferici (tra cui l'Italia) a basso salario e fortemente indebitati. Il frequente richiamo del ministro Schäuble a un'Europa che dovrebbe ispirarsi al "Sacro Romano Impero della Nazione Germanica" è eloquente. Da locomotiva d'Europa, la Germania di Merkel-Schäuble si sta trasformando in un fattore di freno per il continente. Come il libro evidenzia, la Germania di oggi utilizza la grande forza costruita nei periodi precedenti per imporre scelte miopi e fallimentari, che distruggono la solidarietà tra i paesi, riducono la democrazia e finiranno per indebolire la stessa Germania.
Europe is a continent stranded and in decline, hit by a crisis that began in 2008 and not yet finished, with diminishing international influence and economic weight compared to other areas of the world (not just China). The current situation is the result of economic policies that, obsessed with stability, set constraints, unsustainable, since Maastricht. The Italy is the country with more zeal has absorbed these constraints, so as to be inserted in the Constitution a principle as a balanced budget. Why is all this? The introduction of the Euro? No, or only in part. The key factor is the role of Germany. The economically strongest country exercises its leadership by dividing rather than uniting (as the Greek case demonstrated), strengthening exclusively its own production system and working to create around himself a circle of peripheral countries (including Italy) low wages and heavily indebted. The frequent recall of the Minister Sch??uble at a Europe that should be guided by the "Holy Roman Empire of the German nation" speaks for itself. By locomotive of Europe, Merkel's Germany-Sch??uble is turning into a brake factor for the continent. As the book points out, the Germany of today are using great force built in former times to force short-sighted choices and bankruptcy, which destroy the solidarity between countries, reduce democracy and will eventually weaken Germany itself.