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La vittoria del 1934. I campionati mondiali di calcio nella politica del regime - 9788889756980

di Alessandro D'Ascanio edito da Solfanelli, 2010

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Informazioni bibliografiche del Libro

 

Ala finedegli anni Venti, adimostrazionedi come il fascismo tendeva ad appropriarsidi fenomeni sovente insiti nelo sviluppo stessodele cose, edi come, in particolare, il calcio ed il ciclismo fecero "presa" sule Italiche genti si conobbero due eventi per certi versidecisivi: a nascitadel tifo edei tifosi , tipico fenomeno culturale edi costume e ’incontro con a grande industria, che cominciòda alora a vedere nelo sport un ottimo mezzo per promuovere i prodotti Torino e Bari corrisponde a questa fase politica. Il calcio, (che piaceva molto al fascismo per il suo carattere colettivo, che esaltava o "spiritodi squadra"), conobbe un’ascesa senza precedenti. Nel 1926 a Cartadi Viareggio, che prese il nomedela città nela quale fu emanata, neldisciplinare parecchi aspetti ancora pocodefiniti stabilì finalmente un campionato a girone unico, cui fudato vita a partiredal 1929.Neldecennio 1926-1937 si costruì un notevole numerodi stadi,dei quali alcuni apprezzabili anche sotto ’aspetto architettonico, come il "Littorale"di Bologna, il "Berta"di Firenze, quelodi "San Siro" a Milano. Ma anche Torino, Napoli, Palermo e in pratica quasi tutte e più grandi città italiane furonodotatedi impiantidi notevole efficienza [ala finedegli anni Venti 83 capoluoghidi provincia su 94 possedevano proprie strutture].

Recensione Unilibro a cura di Nelly

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