Luce. L'immaginario italiano. Ediz. italiana e inglese - 9788839716354

Luce. L'immaginario italiano. Ediz. italiana e inglese: Per quasi un secolo l'Istituto Luce ha prodotto, raccolto e conservato milioni di immagini (fotografie e film del reale), divenendo il custode della memoria visiva degli italiani. I suoi fotografi e operatori, e i molti altri di cui i suoi archivi conservano il lavoro, hanno raccontato ad almeno tre generazioni innumerevoli viaggi avventurosi e la vita dei microrganismi, i trasformismi della politica e la fatica del lavoro, le bellezze artistiche della penisola e le stelle del cinema internazionale. Attraverso il talento di veri e propri maestri dell'obiettivo oppure lo sguardo "medio" dei cronisti delle messe in scena della propaganda, si è creato l'immaginario italiano, quell'album mentale, personale o condiviso, che ognuno di noi costruisce attraverso sensazioni, ricordi, e soprattutto "immagini", vere o fittizie, desiderate o odiate, fatte insieme di realtà e fantasia. Questo libro, come una sorta di autobiografia "non autorizzata", mostra come gli italiani si sono osservati per quasi un secolo attraverso l'obiettivo severo o indulgente dell'informazione visiva, che ha descritto ogni loro conquista, illusione, debolezza, speranza. Anche quando viene sottomessa agli imperativi della comunicazione politica, la fotografia (come il film "dal vero") conserva sempre una sua autonomia (il reale si ribella alla rappresentazione), rivelando una storia di volti, di paesaggi, di vita intima che nessun altro mezzo è in grado così efficacemente di raccontare.
For almost a century the Istituto Luce has produced, collected and preserved millions of images (photographs and films of reality), thus becoming the caretaker of Visual memory. Its photographers and cameramen, and many others whose Archives preserve the work, told at least three generations countless adventure travel and life of microorganisms, the change of policy and the hard work, the artistic beauty of the peninsula and the stars of international cinema. Through the talent of real masters of target or average "look of the chroniclers of the staged propaganda, you created the Italian imagination, that album, personal or shared mental, which everyone builds through feelings, memories, and especially" images ", true or fictitious, or hate, made together of reality and fantasy. This book, as a sort of autobiography "not authorized", shows how the Italians are observed for nearly a century through the severe or lenient goal of Visual information, which described their conquest, delusion, weakness, hope. Even when it is subjected to the imperatives of political communication, photography (including the film "from life") always retains its autonomy (the real rebels to representation), revealing a history of faces, landscapes, intimate life that no other medium can tell so effectively.