Trieste vittoriana. Ritratti - 9788896551417

Trieste vittoriana. Ritratti: Trieste Vittoriana raccoglie i ritratti dei viaggiatori britannici che nel corso dell'800 vissero a Trieste o vi fecero tappa. Vittoriani più o meno famosi che hanno lasciato tracce del loro passaggio nella Trieste che era il principale porto dell'Impero austro-ungarico in travelogue, memorie, lettere o romanzi in cui descrivono le genti e i luoghi che andavano scoprendo. Tra le tante, il libro ripercorre le orme del cacciatore Robert Dunkin, dell'archeologo Sir John G. Wilkinson, del diplomatico Andrew A. Paton, di Emily A. Beaufort viscontessa Strangford, dell'architetto Sir Thomas G. Jackson e di coloro che lavorarono a Trieste, quali lo scrittore Charles J. Lever, l'esploratore Richard F. Burton, il musicista Michael W. Balfe e lo "scienziato", l'ineffabile (J.) Joyce. Questi ritratti tracciano un panorama storico-culturale di un momento cruciale della storia europea e offrono una occasione per scoprire Trieste ed il mondo che la circondava attraverso gli sguardi attenti e ironici di lungimiranti e spesso eccentrici vittoriani.
Victorian traveller British portraits collects Trieste during the 800 lived in Trieste and had stage. More or less famous Victorians who left traces of their presence in Trieste which was the main port of the austro-Hungarian Empire in travelogue, memoirs, letters, or novels that describe the people and places that were discovered. Among many others, the book traces the footsteps of hunter Robert Dunkin, archaeologist Sir John g. Wilkinson, diplomat Andrew a. Paton, Emily a. Beaufort viscountess Strangford, the architect Sir Thomas g. Jackson and those who worked in Trieste, which writer Charles j. Lever, the Explorer Richard f. Burton, the musician Michael w. Balfe and the "scientist", the ineffable (j.) Joyce. These portraits provide a historical and cultural landscape of a crucial moment of European history and offer an opportunity to discover Trieste and the world around her through the eyes of visionary and often quirky and ironic-conscious Victorians.