«Omo sanza lettere». Leonardo. Pensieri. Frammenti - 9788855120340

«Omo sanza lettere». Leonardo. Pensieri. Frammenti: "Accostarsi al "Genio universale" richiede una buona dose di coraggio e ancor più di incoscienza. L'ho fatto con intenzione divulgativa affinché il patrimonio conoscitivo, valoriale, estetico, tecnico-scientifico che questo grande ci ha lasciato non finisca per essere (patrimonio) solo di un pubblico "ristretto". Perché, in realtà, Leonardo intende rivolgersi a tutti, e ha massimamente in odio lo "snobismo culturale", quello dei tanti "trombetti"- come lui li definisce, di ieri come di oggi. Ho cercato di pescare nel "Mare magnum" dei suoi appunti quelli che gli si possono attribuire con certezza. Da questi sono sempre partita per poi commentarli. Ho indagato aspetti meno noti del suo pensiero filosofico perché Leonardo fu filosofo, anche se eclettico e poco sistematico, e non si capisce perché non compaia nella maggior parte dei manuali di filosofia. Filosofo della scienza fu Leonardo e, a dispetto di quanto alcuni epistemologi sostengono, precorritore - se non addirittura iniziatore - della Scienza moderna. Ho indagato, senza mai venir meno a una rigorosa analisi documentaria, la "questione" della madre del Genio, Caterina. E' della madre di Leonardo il sorriso che aleggia sulle labbra del suo capolavoro, La Gioconda? Come per primo Freud suggerisce? E chi era veramente Caterina (o Catharina)? La povera contadinella sedicenne orfana, di Vinci, ingravidata dal notaio Ser Piero, affascinante ventiquattrenne che stava per sposare Albiera - a sua volta figlia di un notaio - o una schiava araba? O ancora una schiava sì, ma cinese? E chi era davvero Salaì, ovvero Gian Giacomo C
"Approaching the "Universal Genius" requires a good deal of courage and even more recklessness. I did it with a popular intention so that the cognitive, valued, aesthetic, technical and scientific heritage that this great has left us does not end up being (heritage) only of a "restricted" audience. Because, in fact, Leonardo intends to address everyone, and he has maximum hatred the "cultural snobbery", that of the many "trumps" - as he defines them, of yesterday as of today. I have tried to fish in the "Magnum Sea" of his notes those that can be attributed to him with certainty. From these I always started and then comment on them. I investigated lesser-known aspects of his philosophical thinking because Leonardo was a philosopher, though eclectic and unsystematic, and it is not clear why he does not appear in most philosophy manuals. Philosopher of science was Leonardo and, in spite of what some epistemologists claim, forerunner - if not even initiator - of modern science. I investigated, without ever failing a rigorous documentary analysis, the "question" of the mother of genius, Caterina. Is Leonardo's mother smiling on the lips of her masterpiece, La Gioconda? As Freud first suggests? And who was Catherine (or Catharina)? The poor peasant sixteen-year-old orphan, of Vinci, engraved by the notary Ser Piero, charming 24-year-old who was about to marry Albiera - in turn the daughter of a notary - or an Arab slave? Or even a slave yes, but Chinese? And who was really Salaì, that is Gian Giacomo C