Contro la meritocrazia - 9788861532083

Contro la meritocrazia: "Questo nostro mestiere, che i grandi professori (non a caso chiamati maestri) hanno fatto con passione e rigore, è un compito sociale. Non siamo venditori della merce 'sapere' e neppure i fornitori di un servizio. Siamo, o dovremmo essere, parte di una comunità di liberi e uguali, che ha lo scopo, uno scopo che più degno e importante non si può: accompagnare giovani donne e giovani uomini a diventare cittadini colti e competenti, persone 'verticali', con la schiena dritta, capaci di pensare e di ribellarsi alle ingiustizie, e capaci di farlo perché competenti e istruiti, capaci di sviluppare le loro capacità, i loro talenti, di proteggere le differenze, le relazioni, la cura, e i cui risultati devono dipendere, in ultima istanza, dai loro meriti."
"This is our business, that the great professors (not coincidentally called masters) have done with passion and rigour, is a social role. We are not sellers of goods ' know ' nor the providers of a service. We are, or should be, part of a community of free and equal, whose purpose, a purpose that more worthy and important you can not: accompany young men and women to become educated and skilled citizens, people verticals, with your back straight, capable of thinking and to rebel against injustice, and able to do so because competent and educated, able to develop their skills , their talents, to protect the differences, relationships, care, and the results of which should depend, ultimately, on their merits. "