Assalto alla diligenza. Il bottino delle privatizzazioni all'italiana - 9788862503136

Assalto alla diligenza. Il bottino delle privatizzazioni all'italiana: Primi anni Novanta: l'Italia cambia pelle. Si apre il periodo delle privatizzazioni, cioè della (s)vendita ai privati e della collocazione sul mercato delle imprese di proprietà dello Stato. Liquidato il sistema delle Partecipazioni Statali, smantellato il cosiddetto sistema misto italiano, vengono messe in vendita le imprese dell'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI); l'Ente Partecipazioni e Finanziamento Industrie Manifatturiere (EFIM) e "pezzi" importanti dell'ENI. In questo colossale affare di smantellamento delle sue proprietà lo Stato ci ha veramente guadagnato? Perché tutto è avvenuto in tempi così rapidi, senza avere un quadro normativo adeguato e senza correre il rischio di creare monopoli privati al posto di quelli pubblici? Quale la vera ragione del grande interesse delle privatizzazioni per i vecchi e impoveriti poteri forti italiani? Quale il reale motivo della conversione alle privatizzazioni del mondo cattolico di sinistra e dell'erede del cadaverico partito comunista? Perché la magistratura diventa un vigilante etico in questo processo contorto e complicato? Tre sono i protagonisti di questo processo, tre soggetti collettivi in profonda crisi. Il primo gruppo è rappresentato dai cosiddetti "poteri forti", imprenditori privati, rampanti finanzieri e banchieri. Il secondo soggetto è il mondo comunista italiano che, dopo il crollo di Mosca, deve necessariamente rinnovarsi. Il terzo è la magistratura italiana.
Early 1990s: the Italy changes its skin. Opens the period of privatization, that is the (s) sales to individual and placing on the market of State-owned enterprises. Liquidated the State holdings, dismantled the so-called Italian mixed system, are offered for sale businesses in the Institute for industrial reconstruction (IRI); Ente Partecipazioni e Finanziamento manufacturing (EFIM) and important pieces of ENI. In this colossal deal by dismantling its State property has really gained? Because everything happened so fast, without having an appropriate regulatory framework and without running the risk of creating private monopolies instead of public ones? What the real reason for the great interest of privatisation for the old and impoverished Italian powers? Which the real reason of the conversion for privatisation of the Catholic World of the left and the heir of cadaverous Communist Party? Because the judiciary becomes a vigilante of ethics in this process is convoluted and complicated? Three are the protagonists of this process, three collective subjects in deep crisis. The first group is represented by the so-called "powers that be", private entrepreneurs, rampant financiers and bankers. The second subject is the Italian Communist world that, after the fall of Moscow, must necessarily be renewed. The third is the Italian judiciary.