Pubblicit@rte. Segni e visioni - 9788861940642

Pubblicit@rte. Segni e visioni: Mentre l'arte pesca negli scenari multimediali e commerciali del contemporaneo, per invocare personali visioni del mondo, cosa resta dell'antica questione tra arte nobile e pubblicità triviale? Uno spazio bianco da riempire con nuove letterature, rivalorizzazioni e iconografismi nel segno della reciprocità. Questo lavoro si pone al crocevia di pregiudizi e secolari tensioni nei confronti dell'arte e della pubblicità portando esempi di ibridazioni artistiche storiche come l'esperienza dei cartellonisti del Novecento fino alla Pop Art, ma anche sperimentazioni contemporanee di artisti che invadono lo spazio pubblicitario, spingendosi a visioni post-classificatorie come la pubblicità non convenzionale che coopta correnti artistiche quali l'Happening, la Body Art, il Graffittismo, o ancora la pubblicità concettuale come arte di una pubblicità caratterizzata dall'uso dei supporti multimediali. L'attenzione socio-semiotica alle produzioni artistiche d'avanguardia e la loro rivisitazione pubblicitaria mostrerà come la distinzione tra queste due pratiche sia una mise-en-scène di sistemi di classificazioni e non il risultato di differenti proprietà intrinseche. La sfida all'estetica elitaria dell'opera d'arte e all'ostracismo della pubblicità può far ordine nel panorama della nuova ecologia culturale e iconografica e riscrivere il rapporto tra due arti tradizionalmente "separate in casa", in una nuova pratica di scrittura socio-semiotica: la pubblicit@rte.
While the art multimedia scenarios and commercial fishing of the contemporary, to invoke personal world views, what remains of the ancient question among art noble and trivial advertising? A blank space to fill with new literatures, upgradings and iconografismi in the spirit of reciprocity. This work is at the crossroads of age-old prejudices and tensions in art and advertising bringing examples of historical artistic hybrids like the experience of poster designers of the twentieth century up to Pop Art, but also contemporary artists trials invading ad space as far post-visions of classification as unconventional advertising that coopted artistic movements such as the Happening, Body Art , the Graffittismo, or conceptual advertising as art characterized by the use of advertising media. Socio-semiotic attention to avant-garde artistic productions and their reinterpretation of advertising will show how the distinction between these two practices is a mise-en-sc??ne of classification systems and not the result of different inherent properties. The challenge to the elitist aesthetics of the artwork and the ostracism of advertising can make order in the new cultural ecology and iconographic and rewrite the relationship between two arts traditionally "separate", in a new socio-semiotic writing practice: advertising @ rte.