Migranti, realtà e sfide di richiedenti asilo - 9788865417478

Migranti, realtà e sfide di richiedenti asilo: "Questa è un'invasione!" sintesi di un pensiero, se non comune, di certo ampiamente diffuso; e, chissà, forse dominante. Chi sarebbero, poi, gli invasori? Beh, è fin troppo evidente: quella marea di gente che, senza bussare alla nostra porta e senza chiedere alcun permesso, ce la troviamo fin anche in casa (potenza dei mass-media!), viola i nostri spazi vitali rendendoci insicuri e pieni di paura. Ma, in realtà, che sappiamo, chi ci informa su quella gente, su quelle persone? E già, perché di persone si tratta; o no?! Chi racconta delle loro storie, delle loro culture d'appartenenza, delle condizioni di vita nei paesi d'origine, dei motivi per cui sono scappati e di che cosa stiano cercando o sperino di trovare? Siamo poi tanto sicuri che sia diverso morire per un colpo di fucile o per una vita di miseria o per mancanza di alcuna prospettiva e che sia proprio "umano" il nostro atteggiamento nei loro confronti? Mala tempora currunt; per loro; costretti ben presto ad un gran brutto risveglio in terra straniera; e per noi che qualcuno, anche fra non molto tempo, faticherà a capire e soprattutto a giustificare per certe cecità, chiusure e intolleranze.
"This is an invasion!" a thought, if not common, certainly widely spread; and, who knows, maybe dominant. Who would the invaders be? Well, it's all too obvious: that flood of people who, without knocking on our door and without asking for any permission, find it even at home (power of the mass media!), violates our vital spaces making us insecure and full of fear. But, actually, what do we know, who informs us about those people, about those people? And yes, because people are people; or not?! Who tells of their stories, their cultures of belonging, the living conditions in the countries of origin, the reasons why they escaped and what they are looking for or hope to find? Are we so sure that it is different to die from a shotgun or a life of misery or lack of any perspective and that it is precisely "human" our attitude towards them? Mala tempora currunt; for them; forced soon to a very bad awakening in a foreign land; and for us that someone, even in a short time, will struggle to understand and above all to justify for certain blindness, closures and intolerances.