Repetita non iuvant: carcere e recidiva in rapporto alla Casa circondariale di Forlì - 9788895451299

Repetita non iuvant: carcere e recidiva in rapporto alla Casa circondariale di Forlì: Parlare di carcere non è parlare di cosa "piacevole". Anzi, si preferirebbe non parlarne affatto e neppure sentirne parlare; se non per rassicurarci e metterci al riparo da quei cattivi e pericolosi soggetti che sempre più numerosi incrociano il nostro onesto andare. Eppure il carcere è una realtà quanto mai reale e radicata; fatta apposta per quelli che non stanno alle regole del gioco e recano serio danno al prossimo; fatta apposta per metterli da parte (così renderli innocui), punirli e ricondurli sulla retta via. Che ciò abbia senso, che alla prova dei fatti la galera sia risposta adeguata e strumento efficace? Ardua (perlomeno) sentenza. Consci di questo si è inteso volare più basso e centrare l'attenzione su quanti in carcere ci sono finiti e ci finiscono "a ripetizione": i cosiddetti recidivi, con particolare riferimento alla casa circondariale di Forlì; una delle tante sul patrio suolo.
Talk about prison is not talking about what "nice". Indeed, we would prefer not to talk about it at all and didn't even hear about it; except to reassure us and put us safe from those nasty and dangerous subjects that increasingly cross our honest go. Yet prison is a reality as real and rooted; made for those who are not game rules and bear serious damage to the next; made to set them aside (so make them harmless), punish them and lead them back to the right path. That makes sense, that put to the test the jail is appropriate response and effective tool? Arduous (at least) judgment. Aware of this it was meant to fly lower and focus on how many in jail there are over and we end up "Repeater": the so-called recidivists, with particular reference to the penitentiary of Forl??; one of the many on the patrio ground.