Al centro del disegno. Ricerche ed esperienze in fogli fiorentini del secondo Quattrocento. Ediz. illustrata - 9788846727848

Al centro del disegno. Ricerche ed esperienze in fogli fiorentini del secondo Quattrocento. Ediz. illustrata: I tre saggi riuniti nel libro sono dedicati alla cultura artistica fiorentina del Quattrocento e ad alcune problematiche appartenenti alla storia dello stile e all'iconografia: la raffigurazione del nudo, i modelli, le pose, la visione da tergo, tendenzialmente trascurata rispetto alla visione frontale. La casistica che si presenta, sostenuta da una fitta rete di immagini, comprende dipinti e sculture, ma si fonda anche sulle testimonianze di un'attività largamente praticata nelle botteghe, cioè il disegno. Figure finemente delineate con la punta d'argento e la biacca, o con la penna e il bistro, consentono di ricostruire qualche tratto significativo di una complessa rete di itinerari nei quali compaiono molti nomi di maestri noti e meno noti: Donatello, il Pollaiolo, il Verrocchio, Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Leonardo, Michelangelo, e anche qualche ignoto collaboratore che la critica ha individuato ma di cui la ricerca d'archivio non ha ancora restituito il nome. Una trama fitta di affinità e divergenze illumina il tema del lavoro che si svolgeva negli atéliers, la progettazione, l'affollarsi delle proposte, la sovrapposizione degli interventi, e la costante dialettica fra impegno intellettuale e necessità pratica, fra l'originalità della ricerca e l'urgenza del compimento e della consegna dell'opera.
The three wise men gathered in the book are devoted to the fifteenth century Florentine artistic culture and issues pertaining to the history of style and iconography: the depiction of the nude, models, pose, watching from behind, which tends to be overlooked compared to the frontal view. The series that presents itself, supported by a network of images, including paintings and sculptures, but is also based on the testimonies of an activity widely practiced in the shops, that is the design. Finely outlined figures with silver tip and white lead, or with pen and the bistro, allow you to reconstruct some significant trait of a complex network of routes in which appear many names of famous and less famous masters: Donatello, Pollaiolo, Verrocchio, Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Leonardo, Michelangelo, and even some unknown contributor that criticism has identified but whose archival research has not yet returned the name. A thick texture of affinities and differences illuminates the work that took place in the design studios, the crowding of the proposals, the overlap of interventions, and the constant dialectic between intellectual engagement and practical necessity, between the originality of research and the urgency of the fulfillment and delivery of the work.